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Sarri-De Laurentiis, per Il Mattino è stata «fumata nera, ma non nerissima»

Non è stata sciolta alcuna riserva. Il tecnico ha soprattutto ascoltato, per lui ci sarebbe un ingaggio da 3,5 milioni. Ha preso tempo.

Sarri-De Laurentiis, per Il Mattino è stata «fumata nera, ma non nerissima»
Sarri e De Laurentiis

Ingaggio di 3,5 milioni

No, la fumata non è bianca. È nera, magari non nerissima. Ma Sarri e il Napoli non hanno ancora trovato un’intesa per la permanenza del tecnico. Una permanenza che deve essere convinta e non forzata. Ne riparleranno a breve, magari già stasera prima o dopo la cena a Villa D’Angelo Santa Caterina, ma il patron non potrà arrivare all’appuntamento con la squadra con l’annuncio della permanenza di Sarri.

È la frase che riassume l’incontro di ieri nel resoconto del Mattino a firma Pino Taormina. Un incontro – senza pranzo, solo un caffè – in cui avrebbe parlato più De Laurentiis che Sarri. L’allenatore avrebbe ancora i suoi dubbi, ha chiesto conto delle critiche del presidente; a sua volta De Laurentiis ha chiarito i suoi dubbi sulla gestione della rosa e sulla scarsa valorizzazione di alcuni elementi. Il Mattino fa notare – giustamente – come all’incontro non ci fosse l’agente di Sarri (Pellegrini). L’allenatore non ha rivelato se ci siano club disposti a pagare la clausola. Il presidente avrebbe offerto un ingaggio di 3,5 milioni più bonus. Il tecnico ha “ribattuto con qualche battuta, replicato con qualche frecciatina, ma ha preso tempo. Altro tempo. E ha rinviato”.

È il momento di sciogliere le riserve

Sarri a questo punto ha preso tempo, non ha ritenuto che fosse quello il momento delle risposte definitive. È combattuto, molto: da un lato è deluso dalle critiche, dall’altro rivede il livello di qualità raggiunto dal Napoli e non vede l’ora di ricominciare. E poi, avrà pensato, in quei minuti, quanto ha dovuto attendere lui per arrivare a questa proposta di aumento dello stipendio che, in cuor suo, aspettava avvenisse già un anno fa.

L’incontro è servito a superare alcune incomprensioni. Il Mattino conclude scrivendo, riferendosi a Sarri, “che non è il momento di tirare più di tanto la corda: perché è arrivato il momento di sciogliere le riserve. Se vuol andare via, è arrivato il momento di dirlo. Se vuole restare accetti la sfida: provare ad andare all’assalto dello scudetto senza aver timore di poter finire quinto o di non poter più conquistare 88 punti. I tifosi, se teme questo, è assai probabile, che se ne faranno una ragione”.

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