Allegri: «Chi non fa i complimenti a questa Juventus, non ha rispetto»

Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona: «Non si può paragonare la Juventus con una squadra che non ha vinto niente».

Allegri alla juve

Photo Matteo Ciambelli

In conferenza stampa

Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Verona: «Nel dna di una grande squadra c’è l’idea di lottare su tutti i fronti. La Juventus ha l’obiettivo di arrivare a marzo ed essere in corsa per tutte le competizioni, qui si gioca vincere. Negli ultimi quattro anni è andata così, poi magari in Champions abbiamo perso contro grandi squadre ma abbiamo sempre vinto scudetto e Coppa Italia».

«Per l’anno prossimo – continua Allegri – dobbiamo alzare l’asticella. Ogni anno è stato diverso, e anche l’anno prossimo sarà così. Quest’anno abbiamo dovuto duellare con il Napoli, una sfida bellissima. C’è da fare i complimenti al Napoli, hanno fatto qualcosa di straordinario, ci hanno permesso di vincere uno scudetto di puro orgoglio, uno dei più belli. Detto questo, chi non fa i complimenti a questa Juventus non ha rispetto per il lavoro. Non si può mettere in discussione una squadra che vince quattro scudetti, quattro volte la Coppa Italia e gioca due finali di Champions, contro una squadra che gioca bene, ma che non ha fatto nemmeno una finale».

Il futuro e il passato di Allegri

Il futuro di Allegri: «Rimarrò qui per una percentuale altissima, non ho mai avuto dubbi. Settimana prossima incontrerò la società per programmare il futuro. Ora pensiamo a festeggiare, anche se ci manca l’ultimo pezzettino: se non prendessimo gol saremmo la squadra che per più partite non ha subito gol».

Le formazioni: «In quattro stagione abbiamo cambiato tutte le formazioni del mondo. Il primo anno su 57 partite  sono state cambiate 55 formazioni, con una media di 3-4 giocatori a partita. Il secondo anno abbiamo giocato 52 partite e sono state cambiate 50 formazioni. Il terzo anno abbiamo giocato 57 partite e abbiamo cambiato 53 formazioni. Quest’anno abbiamo giocato 53 partite e abbiamo cambiato 51 volte la formazione, con la media di 3-4 giocatori. Quindi la dimostrazione che la rosa è importante, che tutti i giocatori hanno dato il loro contributo e tutti hanno giocato più partite».

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