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Napoli-Lazio 4-1, una vittoria che sa di storia

Ennesima rimonta della squadra di Sarri. Primo tempo in ombra, grande Lazio. Poi il pareggio di Callejon e secondo tempo dilagante. Ha vinto la profondità della rosa, con Tonelli, Mario Rui e Zielinski

Napoli-Lazio 4-1, una vittoria che sa di storia

Un’altra rimonta

La vittoria più importante della stagione. Da cerchiare in rosso sul calendario del Napoli. La squadra di Sarri se la vede brutta nel primo tempo contro la Lazio, pareggia nel finale e poi nel secondo tempo segna altri due gol nei primi dieci minuti.  E dilaga con Mertens. Offre una prova di potenza e solidità che lascia il segno. Una vittoria che condizionerà anche i nostri avversari per lo scudetto. Una partita che il Napoli ha giocato dopo la notizia del nuovo infortunio a Ghoulam e con Tonelli titolare. L’ennesima rimonta della squadra di Sarri. Una serata straordinaria, davanti a soli 33mila spettatori.

Inizio ripresa strepitoso

La squadra di Inzaghi ha disputato un ottimo primo tempo. Il Napoli è apparso slegato, confuso, colpito dal gol subito a freddo – dopo tre minuti – da De Vrij. A centrocampo, ha giganteggiato Milinkovic Savic. A un certo punto persino il pareggio è sembrato una chimera. Poi il pareggio di Callejon, improvviso, e un inizio di ripresa in perfetto stile Napoli, con Insigne immarcabile e per due volte vicino al gol. È stata proprio l’ombra di Lorenzo a indurre Wallace a gettarsi sul cross di rasoterra di Callejon e segnare nella propria porta. Pochi secondi e il Napoli l’ha chiusa con Zielinski che ha deviato in rete un tiro di Mario Rui (la Lega ha assegnato la rete al portoghese). Un gol in cui c’è tutto l’essere squadra del Napoli. Tiro di Mario Rui, il sostituto di Ghoulam, e deviazione anche fortuita del polacco che Sarri ha messo in campo subito nel secondo tempo al posto di Hamsik in ombra.

Con buona pace di chi – soprattutto tra i tifosi del Napoli – non perde occasione alle prime difficoltà di avvelenare il clima con insensate polemiche sulla profondità della rosa. Rosa che è stata ovviamente concordata tra allenatore e società. Ed è stata proprio la rosa a vincere questa partita, con Tonelli, Mario Rui e Zielinski che è entrato al primo minuto del secondo tempo. Mai Sarri aveva sostituito Hamsik dopo 45 minuti. Il campionato si vince soprattutto rimanendo uniti nei momenti difficili.

Mertens e Tonelli

Il Napoli ha cominciato il secondo tempo senza Sarri espulso alla fine del primo tempo per proteste dopo una manata di Milinkovic Savic su Callejon. Sul 3-1, la Lazio è definitivamente scomparsa dal campo. E una giocata sontuosa ha regalato il quarto gol agli azzurri: assist di Zielinski e tocco delizioso di Mertens. Per il finale 4-1.

Un autentico spettacolo. E dire che il Napoli ha schierato dal primo minuto Tonelli che fin qui non aveva mai giocato in stagione. Incredibilmente, dopo averne avuti cinque in rosa, il Napoli si è ritrovato con soli due difensori centrali. Maksimovic è stato spedito in prestito a Mosca, Chiriches si è infortunato e Albiol non stava benissimo.

Il primo tempo

La partita si era messa male, con il gol della Lazio dopo tre minuti. Tocco di de Vrij con la punta nell’area piccola su cross morbido di Ciro Immobile. Era stato lo stesso Immobile a cominciare l’azione dal lato opposto con una fuga fermata in calcio d’angolo proprio da Tonelli. Il Napoli ha accusato il colpo. Non è riuscito a macinare il consueto gioco. Non ha mai trovato, nei primi 45 minuti, le misure, i reparti sono rimasti distanti. La Lazio, invece, è stata decisamente più compatta. Milinkovic Savic è stata l’ombra di Jorginho e si è proposto anche svariando da destra a sinistra.

Reina non ha compiuto parate, e nemmeno Strakosha. Il Napoli ha provato a segnare con giocate individuali, molto spettacolari, soprattutto di Insigne. Due pallonetti usciti di poco. Poi c’è stato un episodio in area di rigore, con un’ostruzione nei confronti di Mertens. La squadra di Sarri è apparsa stranamente confusa, senza il consueto fraseggio. La Lazio si è resa pericolosa prima con un colpo di testa di Parolo, poi con un’incursione di Milinkovic Savic.

Il gol di Callejon

Poi, nel finale, alla prima distrazione della squadra di Inzaghi, il Napoli ha pareggiato. Lancio di Jorginho per Callejon che ha bruciato Lulic e da solo, davanti a Strakosha, non ha perdonato. È stato il gol che ha cambiato la partita. E che potrebbe diventare uno dei più importanti di questa stagione. Ottava vittoria consecutiva, 63 punti in classifica. La Juventus torna dietro.

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