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Ghoulam, la (possibile) ricaduta un anno dopo il caso-Florenzi

A febbraio del 2017, Florenzi si ruppe per la seconda volta il legamento crociato del ginocchio sinistro. Tra i due interventi, eseguiti entrambi da Mariani, 112 giorni di differenza.

Ghoulam, la (possibile) ricaduta un anno dopo il caso-Florenzi

Febbraio 2017

Un anno esatto. Qualche giorno in meno, ma la sostanza non cambia. Era il 17 febbraio 2017, e Alessandro Florenzi si operava per la seconda volta al legamento crociato del ginocchio sinistro. Stesso infortunio di Ghoulam, all’altra gamba. Il secondo intervento, eseguito dal Prof. Mariani (esattamente come il primo), ebbe luogo 112 giorni dopo il primo infortunio del centrocampista della Roma. Florenzi è rientrato in campo nella prima parte di questa stagione.

Insomma, un caso analogo. E con una scansione temporale pressoché identica. La grande differenza, almeno fino al bollettino medico atteso in serata, riguarda la tipologia di infortunio. Per Florenzi, doppia rottura dello stesso legamento. Per Ghoulam, stando alle prime indicazioni, si tratterebbe di una frattura alla rotula. Anche per questo non possiamo parlare ancora apertamente di ricaduta, perciò nel titolo siamo andati cauti con le parentesi.

Si tratta di una curiosa coincidenza. È inquietante il fatto che, esattamente come Ghoulam, anche Florenzi sembrava a un passo dal ritorno in campo. Si legge così, su un pezzo di Repubblica pubblicato un anno fa: «Doveva essere la settimana del rientro, è diventata quella dell’incubo. Complice forse la fretta: i primi giorni di febbraio era arrivato il via libera: il prof Mariani dopo una visita di controllo a Villa Stuart aveva detto “sì” alla ripresa».

Le parole di Mariani

Nello stesso articolo, le parole di Mariani. Rileggiamole: «A parte la rottura acuta del trapianto del legamento ho trovato Florenzi in buone condizioni. La prima volta si era procurato la rottura del crociato e del menisco interno ed esterno. Oggi ho trovato i menischi perfettamente guariti ed il legamento che era guarito nuovamente rotto. Io non ho la pretesa di fare dei Robocop dopo che li opero. Io faccio il trapianto e lo faccio grosso modo come quello del Padreterno. Si può rompere quello che faccio e quello che fa lui. È una casualità».

Aspettiamo di capire cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni, prima di attaccare alla rinfusa alla ricerca di un colpevole.

Il caso-Pellegrini

Anche Luca Pellegrini, terzino sinistro classe 1999 della Roma, ha vissuto un’esperienza similare. Infortunatosi a luglio (rottura dei legamenti), durante un’amichevole contro lo Slovacko, ha subito una frattura della rotula al rientro in campo con la primavera giallorossa, tre mesi e mezzo dopo il primo incidente. Roba di venti giorni fa. Il prof Mariani si è occupato dei suoi interventi chirurgici e del suo recupero.

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