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Signorini, Maradona e Napoli: «C’era la spazzatura, poi fu amore. Ma Napoli lo soffocava»

Intervista a Repubblica: «Dissi a Moggi e Ferlaino che andava protetto. La punizione a due contro la Juve è figlio di un nuovo modo di calciare dopo l’infortunio»

Signorini, Maradona e Napoli: «C’era la spazzatura, poi fu amore. Ma Napoli lo soffocava»
Maradona e Signorini

Bella intervista su repubblica a Fernando Signorini preparatore atletico di Maradona sin dai tempi di Barcellona. Signorini, che ha lavorato a lungo con Diego, anche nei momenti bui della tossicodipendenza, ricorda l’arrivo a Napoli.

«Ma dove avete portato mio figlio?» chiede il padre di Diego quel 5 luglio 1984, sulla strada tra Capodichino e Fuorigrotta. «Spazzatura e macerie ai bordi della tangenziale, l’autista badava a dire che ce ne saremmo innamorati, mentre io volevo scappare. Aveva ragione lui. Napoli è La Città. E i napoletani, unici, di un’allegria contagiosa. Amavo perdermi tra la gente nei Quartieri Spagnoli, un teatro dove uno straccione poteva essere un milionario e il dandy non avere una lira».

Ricorda la preparazione per il mondiale 94, il complotto ai suoi danni. Racconta come l’infortunio subito da Goikoetxea – che gli ruppe la caviglia sinistra – lo gli fece cambiare modo di calciare: «Si inventò una nuova sequenza di movimenti. Sui calci da fermo, piede di appoggio più vicino al pallone, rotazione del bacino più energica, il sinistro che gira in modo esagerato, ginocchio che sale verso la spalla dopo l’impatto: la famosa punizione di seconda dentro l’area contro la Juve».

Un aneddoto: «Mi coprì di insulti quando gli dissi che avrebbe dovuto ammettere la scorrettezza. Sarebbe stato un gesto nobile, un esempio».

Infine, gli ultimi giorni a Napoli.

Napoli lo stava soffocando, Diego non era preparato, improvvisava. Da una parte lui, dall’altra i moralisti. Avvisai Ferlaino e Moggi che le sue condizioni erano critiche. Andava protetto, nemmeno loro erano pronti. Lo lasciarono cadere perché non rendeva più. Di chi era l’urina dei controlli? Quella volta dopo Napoli-Bari era sua.

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