La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista della partita del San Paolo contro l’Hellas Verona.
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Le ipotesi (scontate) del Napolista
In questo caso, l’utilizzo del termine “Epifania” ha un significato duplice. È ovviamente temporale, perché oggi siamo al 6 gennaio. Ma è anche legato al senso di “apparizione” del termine, che in questo caso diventa riapparizione. Il Napoli ha una formazione che si riappropria delle sue certezze e degli undici titolarissimi. Da qui si riparte per battere il Verona e ricominciare il girone di ritorno dove si era finito quello di andata, tre punti per mettere un minimo di pressione alla Juventus impegnata in posticipo, a Cagliari.
Secondo noi, l’undici titolare di Sarri è già scritto da tempo. È scontato, è la formazione tipo. Al massimo ci è venuto un minimo di incertezza su Maggio-Mario Rui, date le prestazioni poco convincenti del portoghese e l’esclusione di Christian dal “match del turn over” contro l’Atalanta. Ma per il bene di Mario Rui, che poi è il bene del Napoli stesso, è giusto che a sinistra giochi un terzino mancino. In modo che l’Empoli e Roma cresca, per far sì di portarlo al livello dei compagni quanto ad aderenza al sistema di gioco. Quantomeno, per provarci.
Per il resto, tutto deciso. Allan-Jorginho-Hamsik, Callejon-Mertens-Insigne. C’è un po’ di gente che deve sconfiggere sortilegi e momenti negativi vari. Appuntamento al San Paolo, stesso posto, ora abbastanza ricorrente. E stessa gente, in maglia azzurra.