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Gazzetta: «Lotito candidato alla presidenza Figc? Ha i numeri per presentarsi»

Un articolo della rosea spiega la posizione di Lotito rispetto agli altri candidati: inizialmente era “alleato” di Sibilia per un ruolo da Consigliere, poi ha deciso di scendere in campo in prima persona.

Gazzetta: «Lotito candidato alla presidenza Figc? Ha i numeri per presentarsi»

Tra il serio e il faceto

La Gazzetta dello Sport sembra scherzarci su, ma in realtà il pezzo sulla candidatura di Lotito alla presidenza della Figc è davvero serio. Deve esserlo necessariamente, perché sembra proprio che il patron della Lazio abbia intenzioni e condizioni per presentarsi davvero alle elezioni. Il racconto della giornata di ieri, affidato alla penna di Alessandro Catapano, è pieno di numeri. I numeri della maggioranza di Lotito. Leggiamo: «”A Damia’, sei un bravo ragazzo ma non c’hai i voti…”. Lui, invece, ce l’ha, giura. “Dodici società di A hanno firmato per me, dodici di B sono pronte a farlo. Non ho una, ma due maggioranze. Non ci credi? C’ho i fogli in macchina…”. Ride Tommasi, ridono tutti. Ma Lotito fa sul serio. «Non è che mi sono candidato io – chiarisce –, mi h nno indicato. Io mi candido solo se ci sono le condizioni”. E le condizioni per candidarsi, stando alla contabilità spicciola, parrebbero esserci».

Il punto è proprio questo: al di là dei toni ironici del racconto, Lotito avrebbe tutte le credenziali per tentare la scalata al calcio italiano. Alla poltrona più importante del calcio italiano. Tanto che la Gazzetta scrive del suo programma: «La sua scrittura sarebbe stata affidata ad un ghost writer di fiducia».

Impresentabile o avversario?

È la domanda che si pone Catapano, che poi passa a snocciolare le risposte a questa eventualità. Tommasi, per esempio, dice: «La candidatura di Lotito alla Figc? Non è impossibile, dice di avere le firme. Ci siamo fermati a parlare delle cose da fare, non so se le metterà nel programma. Ma la risposta a Italia-Svezia credo debba essere un’altra». Oppure c’è Gabriele Gravina: «Lui è imprevedibile, gli riconosco qualità e caparbietà, ma chi mi conosce sa qual è la mia idea su di lui sotto un profilo politico. Può mettersi a disposizione, ma non certo del ruolo di presidente federale».

Ovviamente, la verità più “semplice” è che si tratti di un gioco di alleanze. Allestito, fallito e quindi da allestire nuovamente. Lo spiega la Gazzetta: «Lotiro in tandem con Tavecchio, si era fatto garante di una convergenza di buona parte della Lega di A sul leader dei Dilettanti Cosimo Sibilia, un’operazione che avrebbe riservato al presidente della Lazio e patron della Salernitana un ruolo apicale nella nuova Figc. Ma quando ha verificato l’impossibilità di trovare 14 voti su 20, quorum minimo per farsi eleggere consigliere federale, Lotito ha cambiato le carte in tavola, scendendo in campo in prima persona».

Quella con Sibilia resta l’unica alleanza possibile. Queste le parole del presidente della Lnd: «Abbiamo due settimane per riaprire un dialogo, con tutti. Io corro per vincere, non c’è dubbio. Sono l’unico che può dire di rappresentare il nuovo. Anche se fino all’ultimo proverò a trovare un punto di incontro con gli altri. Ma abbiamo la maggioranza relativa e vogliamo rispetto».

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