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Cassano: «Non avrei voluto Sarri allenatore: vincere, come fanno i grandi, è un’altra cosa»

Intervista per Antonio Cassano al Corriere dello Sport: «Insigne? Se Coutinho vale 160 milioni, Lorenzo ne vale 100-110. Ma sono prezzi fuori giri».

Cassano: «Non avrei voluto Sarri allenatore: vincere, come fanno i grandi, è un’altra cosa»

L’intervista al Corriere dello Sport

Lunga, profonda intervista di Antonio Cassano al Corriere dello Sport. L’ex Pibe de Bari ha raccontato al quotidiano romano la sua vita senza calcio ma in attesa del calcio, ha parlato della condizione della Serie A e della lotta scudetto. Quindi, anche di Juventus e Napoli. Secondo Cassano, non ci sono dubbi: «La corsa al titolo? Vincerà ancora la Juve. Facilmente. È di un altro livello: la squadra e la struttura della società sono super e in panchina c’è uno troppo più forte degli altri. Ogni tanto Allegri lo sento con piacere e con affetto. Lui è uno che non si vende, ma intanto mette insieme punti e scudetti».

Parole severe su Maurizio Sarri: «Fa il calcio migliore d’Italia? E chi lo dice? Sarri fa giocare bene una squadra di ottimi giocatori, ma gestire i campioni e fare i risultati come fanno Allegri, Mourinho, Ancelotti, Capello e Guardiola è molto più complicato. Devo dire che non mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui».

Cassano sui ui calciatori in Serie A: «In Serie A ci sono solo tre veri campioni: Higuain, Pjanic, Buffon. Insigne? Voglio tanto bene a Lorenzo e ho cresciuto Coutinho all’Inter, ma con certi prezzi il calcio è andato fuori giri. Se Coutinho, che non è un campione, è stato pagato 160 milioni, Messi deve costarne 600 e Cristiano Ronaldo 400. Lorenzo? Almeno 100-110 milioni li vale tutti».

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