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Il Napoli di Sarri ritrova sé stesso, Hamsik e il primo posto: 3-1 al Torino

Partita risolta con tre gol nei primi trenta minuti. Prestazione convincente. Marek eguaglia Maradona. Ottava vittoria in trasferta su nove.

Il Napoli di Sarri ritrova sé stesso, Hamsik e il primo posto: 3-1 al Torino

Partita risolta in trenta minuti

Il Napoli vince a Torino 3-1. Risolve la partita nei primi trenta minuti, segnando tre gol. E stavolta non si lascia sfuggire l’occasione di tornare da solo in testa alla classifica. Approfitta della sconfitta casalinga dell’Inter contro l’Udinese. E soprattutto la squadra di Sarri – in maglia azzurra – ritrova sé stessa. La manovra fluida, il gioco corale, le verticalizzazioni. Un altro gol su calcio da fermo. E soprattutto il gol numero 115 di Marek Hamsik con la maglia del Napoli: finalmente eguagliato il record di Maradona. Un record che sembrava essere un peso psicologico per il capitano che ha festeggiato sobriamente, battendo la mano sul petto e quindi sulla maglia azzurra che è diventata una sua seconda pelle.

Incertezza di Reina sul gol di Belotti

Il punteggio sarebbe potuto essere ancora più largo. Il Napoli nella ripresa si è divorato almeno due gol: uno con Allan e l’altro con Mertens; ne ha avuto uno annullato per fuorigioco a Callejon. E ha subito il 3-1 di Belotti anche grazie a una indecisione di Reina che si è buttato con ritardo sul rasoterra non irresistibile del Gallo. C’è stato qualche momento di timore, in realtà i granata non hanno mai realmente impensierito il portiere spagnolo. Poi, nel finale, Ljajic ha lasciato i suoi in dieci per un infortunio muscolare e anche i pessimisti incalliti si sono rasserenati.

Ottava vittoria in trasferta su nove partite

Le notizie sono diverse. Il Napoli ha vinto l’ottava partita in trasferta su nove: ha pareggiato solo a Verona contro il Chievo. Ha annichilito il Torino con tre gol in trenta minuti, peraltro senza Insigne entrato nella ripresa. Ma soprattutto la squadra ha di nuovo offerto una prestazione convincente, dopo la sconfitta contro la Juventus, l’eliminazione dalla Champions e il pareggio casalingo contro la Fiorentina. Ha certamente giovato il gol segnato da Koulibaly dopo appena quattro minuti. Su calcio d’angolo. Cross, spizzata di Allan e Koulibaly la appoggia comodamente sul primo palo. È il gol che indirizza la partita e rinfranca il gruppo.

Gli schemi su calcio da fermo

Si vedono anche i risultati della prima settimana di allenamento. Il Napoli prova diversi schemi da calcio d’angolo. Tutti diversi tra loro e tutti pericolosi. Il Torino prova a giocare, ma c’è tanto azzurro in campo. Raddoppio sfiorato al 14esimo con Mertens che riceva palla dieci metri fuori dall’area, si allarga sulla destra e incrocia di poco fuori. Il Napoli fa male con passaggi verticali. Si fanno trovare puntuali alla ricezione Mertens oppure Zielinski. Come al 25esimo quando il polacco viene imbeccato da Jorginho con uno splendido passaggio centrale. La difesa del Torino sale male, Zielinski si gira e di sinistro batte Sirigu in uscita. Venticinque minuti e la partita è quasi finita.

Hamsik nella storia

Al trentesimo, il momento clou. Hamsik entra definitivamente nella storia. Con un piattone di destro converte in gol uno splendido passaggio di Mertens. È la rete che potrebbe segnare una svolta nella gestione del capitano azzurro. Splendida la sua esultanza: sobria, come tutta la sua avventura napoletana. Si è battuto la mano sul petto e sulla maglia.

Nella ripresa, Mihajlovic prova a cambiare qualcosa. Dentro Ljajic per Valdifiori. Il gol del Torino arriva quasi improvvisamente al 63esimo, con Belotti su tiro non irresistibile. E il Napoli a sbagliare di più. Sarri fa entrare Insigne per Zielinski. I patemi d’animo sono per i tifosi, la partita viene condotta in carrozza fino alla fine.

Il Napoli torna in testa alla classifica. Ha due punti di vantaggio sull’Inter e al momento quattro sulla Juventus che domani gioca a Bologna. Il malessere è passato. Il Napoli torna a comandare.

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