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Sor Tuta bada al sodo, Benatia esulta alla Gomorra

FALLI DA DIETRO – Il cinepanettone “Un Natale in vetta”, godiamocelo finché dura. A Milano cinesi in coma

Sor Tuta bada al sodo, Benatia esulta alla Gomorra
Sarri (Photo Matteo Ciambelli )

FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 18A GIORNATA DEL CAMPIONATO 2017-18

Parte la volata per il simbolico scudetto d’inverno.

E se la giocano in due.

Show annunciato al San Paolo con due squadre speculari.

Ed è una delle più belle partite di scena a Fuorigrotta quest’anno. 

Per interpretazione, intensità, qualità e geometrie.

Finalmente niente barricate.

Non sa cosa siano Giampaolo, e va due volte in vantaggio.

Il Fiammante Fiammingo

Il Fiammante Fiammingo non segna da un po’, ma – visto che è Natale – è in vena di regali e manda in gol gli amici elfi con preziosismi sopraffini.

L’assist al Pibe di Fratta è da antologia.

Poi è sempre lui a consentire a Mareshark il goal per staccare Diego.

Due partite in una al San Paolo.

Primo tempo da fuochi d’artificio con caterve di gol.

Poi Sor Tuta manda al diavolo per una volta il bel gioco e bada al sodo.

Deve difendere il primato e nella ripresa ordina ai suoi di non strafare.

Concede ai ciclisti addirittura il possesso.

“Un Natale in vetta”

E così confeziona il cinepanettone decisamente più bello e più riuscito che l’Impomatato abbia mai prodotto.

Il film si intitola “Un Natale in vetta “. Godiamocelo, finché dura.

Allo Stadium il big match di giornata.

Scorrendo le formazioni salta all’occhio un dato.

Tre ex romanisti fra gli ergastolani. Nessun ex fra le file sangue oro.

È l’inquietante spia di una supremazia economica che avvilisce e accora.

E toglie un po’ il fiato a chi sogna e spera.

Messi così, questi, di scudetti ne possono vincere millanta, tutti di fila.

Sono proprio gli ex a decidere il risultato.

Benatia e Gomorra

Benatia dopo il gol esulta come un eroe di Gomorra.

E darà la stura a contorte riflessioni antropo-sociologiche sui pericoli emulativi da parte di una gioventù che invece è solo allo sbando perché sistematicamente privata di futuro.

Il Piccolo Principe straripa a centrocampo insieme a un monumentale Matuidi.

Ma l’eroe del giorno è il portierone polacco.

Complice Patrick Schick che si conferma pippa da 40 milioni.

“Tu Scezny dalle stelle”. Urlano i tifosi ergastolani in delirio.

Mentre le stelle stanno a guardare.

Mi riferisco alla Joya, che,  per la terza volta, resta in panca.

Non hanno più bisogno di lui.

Cinesi in coma

Cinesi in coma a Milano. E non è un film di Verdone.

Anche qui pesano le imprese di giocatori sedotti e abbandonati.

Diego Falcinelli schianta i Suninter e vince il match personale contro Wandicardi.

E’ un goal speciale per lui che con la maglia dell’Inter dieci anni fa aveva vinto il campionato Allievi nazionali.

Ma in quella squadra c’erano anche Mario Balotelli e Mattia Destro.

E la società preferì puntare su di loro.

Lui fu rispedito al mittente e dovette ricominciare dal Pontevecchio.

Aveva 17 anni allora.

E la delusione e  la voglia di dimostrare che l’Inter si era sbagliata se l’è portata dentro per tutti questi anni.

Sarà un bel Natale per lui.

Cristante

Sarà un bel Natale anche per Bryan Cristante.

Cresciuto a Milanello, debutta a 16 anni in Champions.

Ma le qualità del ragazzo non convincono. Così lui se ne va.

Destinazione Benfica. Poi Palermo, poi Pescara.

Finché non arriva Gasp che gli trova la giusta collocazione nel suo 3-4-3.

Ieri a San Siro ha trascinato la Dea alla vittoria contro il povero Gattuso che ringhia: “Le dimissioni non le darò mai.”

Emulando così la nota boccolona aretina.

Ma prendendone immediatamente le distanze quando ammette di avere operato forti “pressioni” nei confronti della difesa atalantina.

In queste ore, comunque, pare che l’Accademia della Crusca stia valutando la locuzione: “Durare quanto un Gattuso in tangenziale”.

El Clasico

Il Barca-Mozart asfalta il Real-Salieri ed espugna per il 3° anno consecutivo il Santiago Bernabeu.

Non era mai successo nella storia della Liga.

La Catalogna vince sempre contro la Spagna.

In economia, in politica, in civiltà.  E anche nel calcio.

Intanto il Bomba analizza gli esiti della Commissione Banche.

“Rischiamo di perdere tre punti a settimana“.

Il Benevento è in agguato.

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