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La Juventus ha vinto con merito, Allegri ha incartato la partita

Il migliore in campo degli azzurri è stato Reina autore di due parate decisive. Il Napoli non è mai stato realmente in partita

La Juventus ha vinto con merito, Allegri ha incartato la partita

Il Napoli mai realmente pericoloso

La Juventus ha vinto a Napoli 1-0 e lo ha fatto con merito. Il gol decisivo è stato di Gonzalo Higuain. Ma la notizia è che Allegri ha incartato la partita e l’ha vinta con merito. Un allenatore che in questi tempi – in cui pare che conti tutto tranne che il risultato –  è incredibilmente sottovalutato, ma se parliamo di calcio in Italia è decisamente il numero uno. Ha cambiato la Juventus, ha schierato la difesa a quattro, ha rinunciato a Barzagli, centrocampo a tre con Pjanic, Matuidi e Khedira e alle spalle di Higuain ha piazzato Dybala e Douglas Costa autore di una grande partita. Ha chiuso ogni spazio al Napoli che, di conseguenza, non è mai riuscito a esprimere il proprio gioco, a imprimere il proprio ritmo e le proprie accelerazioni. È caduto nella bocca della Juventus per tutta la partita.

Reina migliore dei nostri

La Juventus ha vinto e ha avuto anche le occasioni più pericolose. Non a caso, il migliore in campo del Napoli è stato Reina. È stata certamente una delusione per il Napoli che resta in vantaggio di un punto sulla Juventus, ma potrebbe essere scavalcato dall’Inter se i nerazzurri dovessero battere il Chievo. Doveva, poteva essere la partita del cambio di gerarchia del calcio italiano. Tutto quel che era accaduto fino a oggi, aveva detto questo. Non è stato così. È stata la conferma della forza della Juventus cui va dato il merito di aver giocato una partita di grande coraggio e generosità. Non solo.  Allegri ha decisamente vinto la sfida con Sarri. Un dato su tutti: nel primo tempo, Mertens ha toccato la miseria di dodici palloni.

Il calcio è una metafora della vita

Il calcio è una metafora della vita. E conta vincere nelle partite che contano. Non sono un appassionato di tattica. Non sa che cosa sia. È roba per appassionati d’altro. Il Napoli fa un passo indietro, questa sconfitta dice che il processo di maturazione non è ancora completo. E francamente non me l’aspettavo. Ancora una volta, la formazione di Sarri si ferma sul più bello. Non è un caso che questa squadra non abbia mai vinto una partita importante. È stata protagonista di grandi prestazioni in sconfitte contro squadre importanti. Ma è decisamente un’altra cosa. Adesso bisogna vedere come il Napoli reagirà alla prima sconfitta in campionato. Anche dalla reazione si capirà il livello di maturazione di questa squadra. La serata del San Paolo ha detto che la Juventus è decisamente più adulta di noi. Ma ovviamente il campionato non è finito stasera.

Grande prestazione di Douglas Costa

In tutta la partita, la Juventus ha segnato un gol e ha avuto le due occasioni più pericolose. Nel primo tempo, con Higuain e nel secondo con Douglas Costa. In entrambe le occasioni, è stato molto bravo Reina a opporsi. La Juventus ha aspettato il Napoli, ed è stata sempre brava a ripartire. Ottima difesa e grande prestazione di Douglas Costa che fin qui non aveva mai giocato così. È stata la partita dei nuovi che per la prima volta hanno dimostrato di avere carattere oltre a essere bravi: Douglas Costa appunto, Matuidi e De Sciglio.

Poi c’è il capitolo Higuain che continua a fare gol a Napoli. Lui ha segnato e quindi è stato il migliore in campo. Ha deciso ancora una volta la sfida contro il Napoli.

Cronaca

Al 12esimo il gol della Juventus. Douglas Costa recupera palla su un tentativo di dribbling di Insigne, serve Dybala che attraversa il campo indisturbato per quaranta metri. La difesa del Napoli lascia solo Higuain a destra, Dybala lo serve e Gonzalo segna sul primo palo. Dopo la sua esultanza, ci sono scaramucce con Insigne e Higuain viene ammonito.

Da questo momento, il Napoli prova a fare la partita. Ci aveva provato dopo 47 secondi, con un tiro di Hamsik da fuori. Poi al quarto Allan recupera palla su Pjanic e il suo passaggi per Hamsik è lungo di un niente.

La partita la fa il Napoli che però non riesce a imprimere le solite accelerazioni. Orchestra ma va puntualmente a sbattere contro il muro bianconero. Scalda in più di un’occasione i guanti di Buffon ma sempre con tiri da fuori. Soltanto una volta in area, con colpo di testa di Koulibaly su azione di calcio d’angolo.

È la Juve ad avere un’altra grande occasione. Contropiede orchestrato ancora una volta da Douglas Costa – micidiale nelle ripartenze – che appoggia stavolta a sinistra a Higuain il cui cross basso per Dybala viene deviatao in angolo da Albiol. Al Napoli manca la ferocia. Pressa, anche alto, talvolta – come nel caso di Chiellini – costringe la Juve all’errore in disimpegno ma non si rende mai realmente pericoloso.

Nel primo tempo, Mertens tocca il pallone 10 volte, meno di Reina che lo tocca 12 volte. Nella Juventus Matuidi 17 volte e Khedira 19. Nel Napoli, Albiol 54.

Secondo tempo

Nel secondo tempo, al sesto Mertens riesce a fare da perno e il Napoli diventa pericoloso. È il momento di maggiore pressione degli azzurri. Che però non si rendono mai realmente pericolosi. In due occasioni ci siamo andati vicini: con un tiro di Callejon di destro in diagonale fuori di poco e poi con Insigne in diagonale di sinistro.

Nella realtà, il Napoli non ha mai dato l’impressioni di poter segnare. Ci sono state una serie di sostituzioni. È uscito anche Insigne, dolorante, per Ounas. Non è successo nulla.

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