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Il Napoli viva fino in fondo la notte di Champions, con speranza e senza rimpianti

Le colpe per un’eventuale eliminazione sarebbero chiare, ma minime. La possibilità di passare il turno esiste ancora, il Napoli ha bisogno della Champions.

Il Napoli viva fino in fondo la notte di Champions, con speranza e senza rimpianti

Qualcosa di grande

Abbiamo scritto pezzi simili prima di ogni notte di Champions. Napoli-Feyenoord, il match dell’andata, fu l’occasione per “richiamare” tutti all’ordine della Champions, all’importanza della competizione e della crescita internazionale. Concetti ribaditi alla vigilia di Napoli-Shakhtar, quando scrivemmo di voler vedere uno spirito adatto a un palcoscenico tanto importante.

Ecco, ci risiamo. Un po’ scriviamo per il Napoli, anche Sarri ieri ha spiegato che l’atteggiamento della sua squadra in Champions non l’ha convinto particolarmente. «È un po’ come se in Europa ci sentissimo in prova», questa è la sensazione esternata dal tecnico partenopeo. E un po’ scriviamo per ricordarci che stasera le possibilità di passare il turno ci sono, non sono elevatissime ma esistono, e vanno coltivate. Perché il City ha tutto da perdere, in Ucraina, ma anche niente da dover dimostrare se non la propria autonomia di gioco e la propria legittimità. Ben oltre le incomprensibili parole sull’amicizia tra Sarri e Guardiola, ben oltre l’idea che Pep debba farci un favore. 

Insomma, il Manchester City inseguirà i 18 punti, magari Guardiola non si dannerà l’anima né prima (con la formazione) né dopo la partita (nel caso di mancato risultato), ma il calcio resta il calcio e i gol vanno segnati e non subiti. Quindi, 90 minuti di tempo per vincere – primariamente – e sperare.

Possibilità

La Champions può essere ancora un tema e un luogo centrale nella stagione del Napoli. Anzi, deve esserlo. Nell’approccio alla partita – come detto ieri da Sarri in conferenza – bisognerà pensare prima a battere il Feyenoord, poi a quello che succede a Kharkhiv. E bisognerà mettere subito nel cassetto rimpianti o rimorsi, perché se il Napoli dovesse uscire le colpe sarebbero poche ma chiare.

Tutto è dipeso dalla prima partita in Ucraina e da un calendario sfavorevole che avrebbe potuto essere positivo in caso di girone equilibrato (pensiamo a un eventuale confronto finale tra Shakhtar e Man City con gli inglesi ancora non certi della qualificazione e/o del primo posto) ma che invece si è ritorto contro una squadra che ha perso un confronto diretto. L’unico che non doveva perdere, per questioni di tempo. L’altro è stato vinto, parliamo ovviamente del 3-0 di due settimane fa, ma quasi fuori tempo massimo.

Il Napoli ha poco da rimproverarsi, con un pareggio a Kharkhiv sarebbe virtualmente certo del passaggio del turno. È esperienza fatta, accumulata, impacchettata, sono gli insegnamenti della Champions. Che poi è questo l’altro tema, quello che ci fa sperare/credere nella qualificazione. Il Napoli, come detto anche da Sarri ieri, ha la necessità di continuare a confrontarsi con i migliori. Una cosa che la Champions ti garantisce, ad ogni partita. Una cosa che serve al Napoli, per migliorare ancora nella gestione dei momenti, delle partite, del doppio impegno.

Insomma, la vittoria di questa sera potrebbe segnare una svolta importante. Il Napoli potrebbe riscrivere la percezione di sé stesso e del proprio contesto, potrebbe anche vedersi ripagati gli scotti della sorte in passato (si pensi ai 12 punti di Benitez risultati inutili a fine girone). Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una notte importante, e bellissima. Vediamo come va.

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