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Posta Napolista / La consolazione della Roma è stata di non aver subito la goleada dal Napoli

La serata in cui il sarrismo si è fuso con la cazzimma. E all’Olimpico Reina diventa un mix tra San Pepe e Lev Jascin

Posta Napolista / La consolazione della Roma è stata di non aver subito la goleada dal Napoli

Roma – Napoli 0-1

Al fischio finale, ho pensato ai tifosi che sono riusciti a sopravvivere a una serata dai ritmi palpitanti.

In tanti, forse, non ce l’avranno fatta, e il mio pensiero va a tutti quelli che al triplice fischio finale, raccontando le emozioni della partita dell’Olimpico, sponda giallorossa, ricorderanno una partita quasi perfetta dal punto di vista della concentrazione.

Ricorderanno un Napoli determinato, ordinato tatticamente, fluido nei fraseggi.

Ricorderanno un Napoli che a tratti è sembrato il celebre personaggio cinematografico di Ivan Drago, nella scontro col temibile Apollo Creed: appena ha deciso di prendere il controllo della sfida, ha accelerato i ritmi, e colpito, e colpito e colpito, finché non ha trovato il colpo decisivo; il gol di Insigne difatti, benché determinato da un errore di De Rossi, nasce da un’azione travolgente e improvvisa.

La fusione tra sarrismo e cazzimma

Ricorderanno un Napoli che, per l’ennesima volta, è andato a giocare su un campo esterno a viso aperto.

Ricorderanno un Napoli che dopo 8 giornate ha messo da parte 24 punti.

Ricorderanno una squadra ormai pienamente consapevole del proprio valore, che non ha paura del proprio avversario, né timori, né preoccupazioni.

Ricorderanno un Napoli forte ed equilibrato in ogni reparto, dove il vero fuoriclasse è rappresentato dal collettivo.

Ricorderanno un Reina che a Roma diventa un misto tra San Pepe e la reincarnazione di Lev Jascin.

Ricorderanno, soprattutto, la sera in cui i tifosi hanno raggiunto la piena consapevolezza che il “Sarrismo” puro ha ceduto il passo alla concretezza fusa alla tanto decantata “cazzimma” che, nonostante sia stata forgiata nel vocabolario partenopeo, troppo spesso è stata assente ingiustificata nei momenti decisivi degli scorsi anni.

E anche dopo questa partita, la consolazione della squadra avversaria è stata quella di aver giocato alla meglio delle proprie possibilità, non subendo la goleada. Magra consolazione, ma oggi, contro questo Napoli, è l’unica consolazione.

Peraltro, lo dico solo alla fine, ma sembrerebbe che una squadra a strisce bianconere ha subito una inaspettata sconfitta. Saremmo passati dal sorpasso profetizzato da qualche messia del nuovo millennio, al più cinque. Ma noi a questo non ci vogliamo pensare, e andiamo avanti… per la nostra strada, come se nulla fosse accaduto. Nel modo migliore, facendo parlare gli altri!

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