ilNapolista

La Gazzetta elogia il Napoli: «La novità è la capacità di soffrire»

La cronaca ” in rosa” del match di Marassi è molto influenzata dall’andamento del risultato: «Il Napoli soffre per i 15′ finali, ma ha recuperato 12 punti da situazioni di svantaggio».

La Gazzetta elogia il Napoli: «La novità è la capacità di soffrire»

La cronaca di Genoa-Napoli

In effetti è una novità, non si scappa. Anche Sarri l’ha riconosciuto nel postpartita, solleticato da più parti sulla questione della mentalità: «Sembriamo avere qualcosina in più rispetto allo scorso anno», ha detto il tecnico partenopeo. È quello che pensano anche alla Gazzetta, i giornalisti della rosea utilizzano Genoa-Napoli come pretesto e come occasione per lodare «la capacità di soffrire degli azzurri».

Vero, per carità, però come dire: dopo i primi tre-cinque minuti e a parte quelli tra il gol di Izzo e la (grande) occasione di Lapadula, il Napoli non ha mai rischiato di subire gol. Mai, neanche una volta. La lettura della Gazzetta è quindi legata all’evoluzione numerica del risultato, ci può stare che non è troppo vicina all’andamento del gioco.

Scrive così Sebastiano Vernazza: «Il Napoli ha imparato a restare attaccato alle partite, quando le partite a sprazzi gli si rivoltano contro. Forse un anno fa una gara del genere l’avrebbe pareggiata. Il Genoa merita l’onore delle armi per come ha iniziato e per come ha finito il match». Vero.

Poi: «Nei primi minuti il Grifone è volato alto, vicino al sole del bel gioco. Aggressività a tavoletta:Rigoni e Taarabt tra le linee a sporcare il primo palleggio del Napoli, Laxalt filante sulla sinistra con Hysaj in difficoltà forse perché non uso a essere puntato». Questo è un po’ meno vero, almeno a livello temporale. Il Genoa segna così, dopo tre minuti. Poi è il Napoli a giocare, sempre. Diciamo che è stato vero per circa 300-400 secondi.

Il finale

Secondo Vernazza, il Napoli ha recuperato una partita che dopo l’autogol di Zukanovic sembrava chiusa. Solo che, però, è poi «ricaduto nel vecchio vizio della difesa allegra sui calci piazzati». Vero. Un po’ meno vero(simile) quanto scritto dopo, sul «quarto d’ora di patimento del Napoli dopo il gol». Sì, la girata di Lapadula. Ma poi nient’altro, davvero. Neanche una reale pressione o i palloni in the box.

Alla fine, come detto anche sopra, la cronaca della rosea è condivisibile per chi guarda di più al senso del risultato. Per quanto riguarda il gioco, come detto anche da Sarri nel postpartita, il Napoli ha davvero giocato una buona gara. Un vero e proprio dominio, incastonato nelle cifre dei tiri tentati: 6 contro 19. Bello il dato finale suggerito da Vernazza: il Napoli ha recuperato 12 punti da situazioni di svantaggio. Se intendiamo questa come “capacità di soffrire”, allora siamo perfettamente d’accordo.

ilnapolista © riproduzione riservata