L’intervista di Marco Fassone alla Stampa: «In caso di mancato accesso alla Champions, potremmo vendere uno o due top player. Basta ironie su Yonghong Li».
L’intervista a La Stampa
Marco Fassone spiega la situazione (economica e tecnica) del Milan in un’intervista alla Stampa: «Piano con la parola obbligo. La Champions è fondamentale per il nostro progetto: mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player».
Sulla situazione di Montella e del rendimento: «Fiducia al tecnico. Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro rispetto ai programmi. In ogni caso, Montella è stato scelto da noi e ha tutta la nostra fiducia. Le parole di Mirabelli? Siamo tutti a tempo. Compreso il sottoscritto».
Sulla proprietà cinese: «Basta dubbi e ironie su Yonghong Li. Questo scetticismo è anche un po’ fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest’anno ha fatto un aumento di capitale»
Fassone e i ricavi da ottenere in Estremo Oriete: «La nostra ricetta è diversa da quella di Suning. Normalmente ci sono tre gambe che sostengono un club. I diritti tv, i ricavi dallo stadio e dal merchandising. Noi ne abbiamo una quarta, il lavoro sul territorio cinese. Il nostro lavoro partirà dal basso, un lavoro con gli istituti scolastici governativi compatibile con il modello didattico cinese».
