Insigne: «Napoli, vogliamo vincere. Voglio restare a lungo, non penso di cambiare»
L'intervista di Lorenzo Insigne ad As: «Devo tanto a Zeman, Mazzarri mi ha fatto crescere, Benitez mi ha insegnato la fase difensiva, fondamentale per il mio ruolo».

L’intervista ad As
Lorenzo Insigne parla ad As, siamo alla vigilia di Italia-Spagna e un’intervista al talento azzurro è praticamente d’obbligo. Nonostante ci siano voci che lo diano addirittura in panchina, il numero 24 del Napoli racconta con piacere l’inversione di tendenza alla guida della nazionale, i cambiamenti tra l’approccio di Conte e quello di Ventura. Ma c’è spazio anche per parlare del Napoli, della stagione che sarà, del gioco di Sarri.
«L’Italia con Ventura sta cambiando – spiega Insigne -, il mister sta dando il suo stile a questa Naziona. Vuole una squadra giovane e più offensiva, e lavoriamo molto col 4-2-4. C’è un bel gruppo di giovani. Donnarumma, Bernardeschi , Rugani, Conti, Belotti: credo fosse anche ora dare fiducia alla nuova generazione».
La partita con la Spagna: «È una nazionale fortissima, che riesce a sfornare sempre giovani incredibili: penso ad Asensio, Lucas Vázquez, Bartra oppure Morata. Loro giocano in casa e difendono il primo posto. Non sarà facile, noi proveremo a non chiuderci».
La storia di Insigne
I tecnici decisivi per la sua carriera: «Zeman mi ha voluto a Foggia e Pescara, si lavora duro ma gli devo tanto. Con Mazzarri, mi sono giocato il posto con Vargas, poco a poco ho conquistato il mio spazio. Con Benitez ho imparato tanto nella fase difensiva, che è fondamentale nel mio ruolo. Infine Sarri, con lui sono felicissimo, a volte discutiamo però in due anni abbiamo fatto benissimo. Se siamo arrivati così in alto è grazie a lui, ci ha insegnato tanto. Se un giorno lascerà Napoli, andrà ad allenare un top-club, non ne ho dubbi».
Il gioco del Napoli: «Ci divertiamo, anche in allenamento, ma dobbiamo vincere: ci siamo stancati di ascoltare gente che dice che giochiamo bene, ma non vinciamo niente. È una cosa che mi fa incazzare: quest’anno non dobbiamo buttar via un’occasione, e lo abbiamo capito tutti».
Le similitudini con la Spagna: «Il nostro gioco ha qualcosa di quello di Guardiola, cerchiamo sempre il passaggio al compagno posizionato nel modo migliore, giocando a 2-3 tocchi. Anche per questo sarà un partitone contro il Manchester City. Ci piace giocare contro le grandi squadre».
Il futuro
Chiude con parole abbastanza carine, Insigne: «La maglia del Napoli è il mio sogno. Voglio restare il più a lungo possibile. Poi nel calcio non si sa mai: il mercato è impazzito, magari un giorno il presidente riceve un’offerta assurda e decide di vendermi (ride). Il cambio d’agente? Sono tranquillo, ho appena rinnovato il contratto e penso solo al Napoli».