La sconfitta col Betis fa scattare l’allarme rosso: Zidane prova a tenere la calma, per As i problemi sono molteplici, e strutturali.
La vittoria del Betis
Mentre il Napoli superava la Lazio all’Olimpico, il Bernabeu assisteva sgomento alla manifestazione definitiva della crisi del Real Madrid. Il gol di Sanabria nel recupero della ripresa ha sancito non solo la vittoria del Betis, ma anche il definitivo allarme rosso della Casa Blanca, reduce da due pareggi interni (Valencia e Levante) e dalle vittorie esterne in Liga (La Coruna e San Sebastian, contro la Real Sociedad) e dalla vittoria contro l’APOEL.
La Supercoppa Spagnola di agosto sembra lontana anni luce. Nemmeno il rientro dal primo minuto di Cristiano Ronaldo (dopo la squalifica rimediata proprio in Supercoppa) è riuscita ad invertire il trend negativo di Zidane. Che, secondo un editoriale di As, deve far fronte a diversi problemi: la scarsa vena dell’attacco (ieri Benzema era assente per infortunio, Ronaldo e Bale sono stati schierati con Isco); la mancanza di intensità nell’approccio alle partite. Inoltre, anche le defezioni per infortuni e squalifiche non hanno mai permesso al tecnico francese di schierare lo stesso undici per due partite consecutive.
La situazione in classifica è abbastanza complessa: il Barcellona è a punteggio pieno, e quindi vanta già sette punti di vantaggio. Nel prossimo turno, doppio impegno in trasferta per Real Madrid e azulgrana. Zidane sarà di scena a Vitoria contro l’Alaves, derby catalano a Girona per Messi e Valverde. Dopo ci sarà la Champions, con i campioni in carica ospiti a Dortmund. Sarà unauna partita già decisiva per i tedeschi, sconfitti dal Tottenham nel match d’apertura. Insomma, il momento è duro, complesso, anche eprchè inatteso. Per Zidane, tutto si riduce a una considerazione semplice: «Questa sera la palla non ha voluto proprio entrare in porta. Ma bisogna restare calmi». Difficile dire che abbia torto.
