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Le ansie del Milan: i risultati, i soldi (e i nuovi soci) dalla Cina, la posizione di Montella

La dirigenza starebbe valutando Lippi e Ancelotti per la panchina, intanto Fassone valuterà il lavoro Milan China e il possibile ingresso di nuovi soci.

Le ansie del Milan: i risultati, i soldi (e i nuovi soci) dalla Cina, la posizione di Montella

L’articolo di Repubblica

I risultati rappresentano solo una parte delle ansie che attanagliano il Milan. Lo spiega Repubblica in un pezzo che “contiene” tutto, che parte dall’indebolimento della figura di Montella dopo le ultime prestazioni meno che brillanti, ma che arriva fino in Cina. «A Pechino, Shanghai e Guangzhou – si legge – si decide il destino finanziario della società e forse un po’ anche quello sportivo. Si comincia la prossima settimana col viaggio di Fassone: la parola d’ordine è soldi. L’Ad insegue certezze: sui capitali del presidente Yonghong Li per restituire il pesante debito, sulle sponsorizzazioni in Asia e sul progetto dei Milan Village».

Repubblica, dopo questa introduzione, sgancia poi la bomba: «Due nomi monitorati per la panchina». Il primo non è quello di Ancelotti (tranquilli, Carletto è il secondo), ma addirittura quello di Lippi. Per l’attuale ct della Cina, il ruolo sarebbe quello di direttore tecnico. Poi, come detto, Ancelotti. Ma anche quello con l’ex del Bayern sarebbe un incrocio cinese: dal Guangzhou, l’ex club di Lippi, ecco una proposta triennale da 15 milioni a stagione. I due tecnici rappresentano le alternative più suggestive nel caso in cui Montella dovesse continuare a non vincere. Perché in realtà la proprietà preferirebbe continuare con l’Aeroplanino.

Il terzo fronte

I compiti di Fassone secondo Repubblica: « Il primo è capire il lavoro svolto finora da Milan China, la succursale asiatica che deve garantire maggiori ricavi commerciali per almeno 30-35 milioni l’anno prossimo. L’Ad deve poi valutare come procede la ricerca di nuovi capitali da parte di Yonghong Li, il finanziere che ha rilevato il club rossonero da Berlusconi per 720 milioni (debiti compresi). Il Milan vorrebbe anticipare la restituzione del debito da 303 milioni di Li con il fondo americano Elliott, che scade a fine 2018. Per farlo, sta negoziando un nuovo debito con le banche d’affari Goldman Sachs e Morgan Stanley. In alternativa è partita la ricerca di un nuovo socio disponibile ad affiancare Li».

Qualche candidatura, in questo senso, potrebbe arrivare dal congresso del Partito Comunista Cinese. Anche perché, in quella sede, si capirà il destino degli investitori all’estero nel calcio e negli altri sport. Questo tipo di limitazioni sono le stesse che hanno frenato il mercato dell’Inter. L’alternativa potrebbe essere il mondo della finanza anglosassone.

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