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Il Var ha già vinto, ma l’arbitro resta un cornuto

Accadono fatti straordinari: segna Ghoulam, non si parla di turnover, danno un rigore contro la Juve allo Stadium

Il Var ha già vinto, ma l’arbitro resta un cornuto
Il calcio ai tempi del Var

Il mio Verona – Napoli 1-3

– Perché il Var ha già vinto:
– Perché, nonostante 4 cambi rispetto alla formazione titolare del Napoli, la parola turnover non l’ho letta, né sentita da nessuna parte. Dal 2011 vinceva ininterrottamente come termine più utilizzato dai giornali, nelle televisioni, nei bar e dai barbieri.
– Perché un rigore contro, con il risultato in bilico, in casa della Juve, non accadeva da quando il Delle Alpi era in piedi.
– Perché, nonostante un 3-0, Dybala non è stato paragonato a Messi, né a Sivori, su Higuain non è stato realizzato alcuno speciale su Sky e si è parlato più del fantasma di Bonucci che del miracolo di Buffon.
– Perché il nuovo motto di Sky è “il calcio riparte da tutti noi” alimentando l’idea di una tabula rasa col passato e di un anno zero nel presente. Col Napoli misteriosamente favorito e col Var.

Fatti straordinari

– Perché, seppur non ci azzecchino nulla col Var, stanno accadendo fatti straordinari.
– Come Montolivo che qualche giorno fa ha realizzato una doppietta senza aver dovuto giocare coi nipotini.
Come il Napoli che ha vinto giocando bene, ma senza strafare. E in alcune fasi è parso quasi gestire il ritmo e l’andamento della partita. 
– Come Ghoulam, quello che tira le punizioni a Via Cilea, che ieri ha segnato il suo primo gol in azzurro. Dopo una giornata, ha realizzato più reti di Calle, Insigne, Mertens e Hamsik messi assieme.

Non si vinceva alla prima da De Guzman

– Come una vittoria alla prima di campionato che non si registrava da un gol di De Guzman al 95′ a Genova.
– O come dopo triangoli millimetrici, scambi veloci, schemi da far impallidire i droni, siamo riusciti a sbloccare il risultato grazie ad una uscita da bestemmie del portiere Nicolas e un autogol.
– Come Nicolas che è un nome da bestemmie.
– Come il secondo gol che mi ha ricordato vagamente un’azione di un passato lontano a Monaco di Baviera.
– Come sul terzo gol, poco prima che Ghoulam segnasse e facesse scendere il diluvio, un triangolo volante che mi ha ricordato qualcosa che ho sicuramente già visto in un passato lontano ma non saprei dire con precisione dove.
Come il gol di Ghoulam che mi ha fatto vedere tutto l’impossibile che era possibile vedere, inducendomi a spegnere tutto e a mettere la testa sul cuscino.

Anche Hysaj era andato a dormire

– O Hysaj che come me ha spento tutto ed è andato a dormire, anche se il rigore per il Verona era molto dubbio e l’espulsione inesistente. Il Var ha già vinto, ma l’arbitro resta un cornuto.
– Come quando nel rivedere Pecchia ho pensato al suo personale record da calciatore: ha collezionato più retrocessioni che presenze.
– E ripensandoci, ho immaginato che potrebbe anche continuare il suo percorso da guinness anche come allenatore affondando il Verona. O sono troppo ottimista?
– Come Pazzini che ha fatto una polemica esagerata contro la sua panchina dopo aver calciato una ciofeca di rigore.
Come Sacchi che, nonostante una vittoria netta, stamattina non è intervenuto ricordandoci le analogie di questo Napoli col suo Milan.
– Come la battuta su Giulietta che si è fatta più stantia delle sue intimità.
– Var o non Var? Oggi la Roma beccherà un rigore inesistente, Tagliavento ci delizierà col suo solito show, domani Sconcerti ci spiegherà perché Neymar farebbe il lustrascarpe di Suso, Vialli racconterà che la Juve è più forte dell’anno scorso perché dalle ultime finali ha imparato moltissimo e ci saranno errori che faranno gridare allo scandalo e forse nulla cambierà. Sta di fatto che per me, il Var ha già vinto. Non necessariamente perché, sulla carta (o sul monitor), aiuterà l’arbitro a fare la scelta giusta, ma perché ora, chi si sentiva impunito, sa che potrebbe non esserlo. È un condizionamento al contrario per me molto più importante.
– Per ora, mi godo queste 3 banane agli scaligeri, una giornata senza polemiche e ripenso al “calcio riparte da tutti noi”. Col Napoli misteriosamente favorito, col Var, con Sarr e senza Rizzoli.
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