ilNapolista

La Serie A per l’Oriente: (come) i broadcaster esteri potranno decidere gli orari delle partite

I diritti televisivi per la Serie A all’estero: i parametri e i paletti dei pacchetti pick, pensati per raggiungere i 300 milioni di ricavi nel prossimo triennio.

La Serie A per l’Oriente: (come) i broadcaster esteri potranno decidere gli orari delle partite

I pacchetti pick

Anche Il Napolista, ieri, ha scritto del bando dei diritti televisivi della Serie A all’estero. E della rivoluzione dei cosiddetti pacchetti Pick, che in pratica serviranno ai broadcaster (che li acquisteranno) per decidere l’orario d’inizio di alcune partite. Un’ulteriore spiegazione arriva dalla Gazzetta in edicola questa mattina, in un approfondimento a firma Marco Iaria.

Leggiamo: «La novità è contenuta nei pacchetti Pick, che vanno assegnati obbligatoriamente in abbinamento al pacchetto principale delle dirette della Serie A: chi si aggiudica uno di questi due pacchetti (identici) potrà decidere in due occasioni per primo, in altre due per secondo e in altre due ancora per terzo la collocazione oraria di una partita a scelta, nelle giornate indicate dalla Lega (né infrasettimanali né ultimo turno). Nell’arco di una stagione, quindi, saranno 12 le partite il cui fischio d’inizio verrà deciso dal licenziatario dei diritti internazionali. Ci sono alcuni paletti. Intervallo minimo di 48 ore tra due impegni della stessa squadra; nessun club potrà essere scelto più di due volte per ogni pacchetto Pick».

Valorizzazione e obiettivi

Sempre secondo la Gazzetta, il concetto nasce per valorizzare i diritti internazionali della Serie A soprattutto in territori dal grande valore commerciale come Cina, Medio Oriente e Americhe. Il derby l’anno scorso alle 12.30 è stato un primo esempio dell’applicazione di questa idea. Le parole di Luigi De Siervo, ad di Infront, raccolte dalla Gazzetta: «Vogliamo rendere più internazionale il nostro calcio. E non è vero che lo si fa a discapito del mercato interno: con 8 finestre orarie l’appassionato
può gustarsi tutta la A nell’arco del weekend».

L’obiettivo concreto è raggiungere quota 300 milioni, in modo da mettersi alle spalle della Liga e della Premier (inarrivabili, guadagnano 636 e 1573 milioni per triennio) e sopra la Bundesliga, ferma a 240 milioni.

 

ilnapolista © riproduzione riservata