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Napoli, il mercato in uscita: che fine faranno gli esuberi?

Pavoletti, Zapata, Strinic e Tonelli (più Giaccherini, eventualmente): situazioni di incastri a sei giorni dalla deadline.

Napoli, il mercato in uscita: che fine faranno gli esuberi?

Da Zapata in giù

Mentre in Italia (e solo in Italia) si discorre del Napoli con la chiave narrativa del caso-Reina, c’è tanto altro calciomercato da raccontare. È il gioco degli intrecci e degli incastri, quello degli ultimi giorni (ne mancano sei, alla chiusura delle liste), quando le squadre sono alla ricerca degli ultimi complementi d’arredo per il loro organico. Nel migliore dei casi. Perché ci sono situazioni per cui le cose cambiano. Ed è a queste che sembra far riferimento il Napoli, che ha necessità/voglia di sfoltire una rosa lunga (soprattutto in attacco) e che potrebbe “aiutare” in questo modo il suo bilancio, tecnico ed economico.

Cominciamo da una lettura semplice: chi sono gli esuberi del Napoli? Gli attaccanti Pavoletti e Zapata, intanto. Poi Strinic e infine Tonelli. Ci sarebbe il jolly Giaccherini, ma consideriamolo parte delle rotazioni (senza un nuovo arrivo, intendiamo). Non è un caso che si tratti degli esclusi dalla lista Champions. Non è un caso, dunque, che si parli di loro in chiave operazioni in uscita. Ma qual è la vera situazione?

Schick e Mbappé

Il gioco degli incastri di cui sopra, avete presente? Bene. Partiamo da qui, da questi due nomi abbastanza grossi e suggestivi. Non c’entrano direttamente con il Napoli, eppure potrebbero influenzare il discorso in uscita. Perché, potenzialmente, sia Sampdoria che Torino potrebbero aver bisogno di un attaccante. Questa è facile: la Samp per sostituire Schick e il Toro per sostituire Belotti (primo obiettivo del Monaco in caso di addio di Mbappé, secondo i media). A quel punto, il domino è semplice, e conduce a Duvan Zapata.

Al momento, secondo i giornali (la Gazzetta, innanzitutto), sarebbe la Sampdoria a essere davanti. Perché la cessione di Schick è più probabile di quella di Belotti. E perché è la squadra che si è avvicinata di più alle richieste del Napoli (20 milioni, Ferrero ne ha offerti 16) e «ha l’accordo con il calciatore, 1,2 milioni a stagione». Duvan è fuori dal progetto tecnico, fin dal primo giorno. Se siamo arrivati al 25 agosto per trovargli una sistemazione adeguata, a nostro modo di vedere, è per non rimetterci troppo sulla sua valutazione. Per fare leva su una reale necessità da parte dei compratori. Giusto o no che sia, è stata (e probabilmente sarà) questione di incastri.

Borriello, Matri e Iemmello

La stessa storia di sopra in una dimensione tecnica meno suggestiva, meno appariscente. Il Cagliari ha già ceduto Borriello alla Spal, ha bisogno di un attaccante titolare che possa sostituirlo; il Sassuolo pare non volersi accontentare del solito Falcinelli, e starebbe per cedere Matri (al Parma) e Iemmello (al Benevento). E allora, Leonardo Pavoletti. In uscita dal Napoli dopo soli sei mesi, un’operazione resa infelice da Mertens (e meno male, ci viene da dire…).

Anche qui il discorso è semplice: è una sfida tra due club che hanno bisogno di un attaccante, entrambi hanno già l’opzione di riserva (Pazzini, in rotta con Pecchia al Verona) ma i neroverdi sembrano più avanti (dopo che, in un primo momento, i sardi sembravano vicini alla chiusura). Per il centravanti livornese si tratterebbe del ritorno in Emilia, Squinzi vuole il prestito oneroso ma il Napoli insiste per l’obbligo di riscatto (fonte Gazzetta). Insomma, anche qui si ragiona sul domino di mercato. E se con Zapata la plusvalenza è praticamente certa, con Pavoletti la situazione è inversa. Le logiche del campo e del mercato hanno portato a una svalutazione del suo cartellino, dopo i 18 milioni investiti dal Napoli a gennaio. Pensate a Mertens, però, e vi passa la delusione.

Strinic e Tonelli

Chiudiamo con i due esuberi della difesa. Pare ci siano contatti in corso per entrambi, il Sassuolo per Strinic e la Sampdoria su Tonelli. Sono classiche operazioni da fine mercato, accelerate da cessioni (sempre Schick) e pretese varie. Per Tonelli alla Samp, c’è di mezzo anche Giampaolo. Difficile possa rimanere a Napoli, anche qui non dipende solo dal venditore ma anche dalle disponibilità dell’acquirente.

Chiudiamo, come detto, con Giaccherini. Che rappresenta un’incognita, legata al mercato in entrata. In caso di ingresso nella batteria offensiva (a questo punto ci pare complicato pensare a Chiesa, ma anche a Castillejo o Denis Suarez), l’ex Sunderland potrebbe chiedere di andar via. Ci metterebbe pochissimo a trovare sistemazione in Italia. Al suo posto ci immaginiamo uno Zinchenko, ma il caso-Reina ha seppellito ogni tipo di racconto sul mercato in entrata.

Non si parla di nomi buoni per lo slot di esterno basso a destra, vice-Hysaj o post-Maggio che sia. È la cosa che ci dispiace di più, e che ci rende più perplessi.

 

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