Aubameyang dice la sua sull’ipotesi cinese: «Vanno sempre valutati tutti i parametri, a me non sono piaciute certe parti della trattativa».
L’intervista a Welt Am Sonntag
Pierre-Emerick Aubameyang dice la sua, finalmente. L’attaccante gabonese del Borussia Dortmund, dopo un’intera estate nel limbo del mercato, esce finalmente allo scoperto e chiarisce la sua posizione. In un’intervista a Welt Am Sonntag, l’ex del Saint-Etienne ha confermato la sua volontà di rimanere a Dortmund: «Mi sento di dire che rimango qui, perché sono felice e mi sento a casa. Non prometto nulla a chi ci chiede di vincere la Bundesliga, il Bayern è ancora avanti ma ce la possiamo giocare».
Nelle sue dichiarazioni, non c’è menzione per il Milan. C’è spazio, invece, per parlare dell’ipotesi cinese, ventilata soprattutto all’inizio della sessione: «Nessuno sa cosa ci riserva il futuro, ho da poco parlato con la dirigenza e ho spiegato loro che un giorno mi piacerebbe cambiare città e provare qualcosa di nuovo. È normale pensare alla Cina, in questo senso, soprattutto quando ti offrono così tanti soldi. Molti si rifiutano di andare, dicendo che è un paese indietro a livello calcistico, ma sono dell’idea che ognuno debba sempre prima pensarci e valutare».
A frenare il centravanti del Borussia, anche alcune fasi non proprio chiare delle trattative tra i club della Superleague cinese e altri calciatori: «Sono rimasto infastidito dalle difficoltà con cui hanno trattato, per esempio, l’attaccante del Colonia, Modeste. Una serie di avanti e indietro che non mi sono piaciuti. Per parlare con me bisogna essere chiari. Così ho deciso di metterli da parte». Per il momento, Aubameyang è salvo (dalla Cina). Per il Milan, ripassare a data da destinarsi.
