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Zaytsev: «Non sono un mercenario, pronto a giocare con una scarpa idonea fornita dall’Italvolley»

Il caso “scarpe-gate” nella versione di Ivan Zaytsev: «Voglio andare agli Europei, darei una gamba per tornare a giocare in Nazionale».

Zaytsev: «Non sono un mercenario, pronto a giocare con una scarpa idonea fornita dall’Italvolley»

La versione dello Zar

Ivan Zaytsev si confessa a Sky Sport e spiega la sua posizione in merito all’ormai famoso scarpe-gate. Il pallavolista italiano (russo solo d’origine) ha chiarito che per tornare in nazionale sarebbe pronto ad utilizzare qualsiasi tipo di scarpe, perché «ho un contratto che mi permette di farlo. La era giocare con un paio di scarpe da basket come ho sempre fatto».

In pratica, secondo Zaytsev, la situazione nasce nel momento in cui utilizza per la prima volta le scarpe fornite dalla Federvolley – che non sono del suo stesso sponsor personale. «Non mi sono trovato bene. Quelle scarpe mi hanno provocato acciacchi fisici alle caviglie documentati anche dal medico della Nazionale che mi ha curato in quei giorni».

A quel punto, esplode la bomba: «È uscita la storia che avrei dovuto presentarmi con le calzature dello sponsor della Federazione. Sono stato convocato dal Presidente del Coni Malagò e, nel frattempo, non mi hanno organizzato il viaggio per il ritiro fino al momento in cui le scarpe da me richieste non sarebbero arrivate in Italia».

Disponibilità

Eppure, secondo Zaytsev, la soluzione esiste. Ed è anche semplice: «Questa storia mi ha spiazzato. Io ho sempre dato massima disponibilità alla Federazione, per me è difficile stare lontano dai miei compagni e dalla Nazionale, darei una gamba per l’azzurro e per giocare gli Europei. Arei potuto allenarmi e giocare con un paio di scarpe adatte per me del marchio che sponsorizza la Federazione».

La delusione per il comportamento di chi gli sembrava essere vicino: «Nessuno mi ha chiamato per capire il mio stato d’animo. Il Presidente della Fipav Cattaneo, i miei compagni di squadra, nessuno, anzi solo uno di loro».

Ora, però, queste parole aprono ad una nuova soluzione: «L’unica cosa che voglio fare è andare a fare gli Europei con una scarpa idonea». Idonea e basta, senza marchi particolari. Vedremo se la Federvolley sarà ricettiva a questa apertura.

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