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Troppa serenità e troppa sicumera nell’ambiente Napoli

Il superamento del preliminare sarebbe un evento da festeggiare, due partecipazioni consecutive alla Champions di un club in una città non competitiva

Troppa serenità e troppa sicumera nell’ambiente Napoli

Il Napoli ha due strade davanti a sé

Troppa serenità. Troppa sicumera. I grandi traguardi si raggiungono attraverso una gestazione lunga, faticosa e sofferente. Il Napoli ha due strade davanti a sé. L’implosione o l’esplosione. L’augurio è la seconda. Ma conoscendo Napoli ed i napoletani, l’implosione è la più probabile. La pressione è enorme per le spalle forse non troppo larghe di una squadra che nei momenti chiave ha sempre fallito. Quando c’era da girare la vite, ha sempre deluso. Dall’autocelebrazione della “sconfitta a testa alta” con il Real, passando per le mancate vittorie “per colpa dell’arbitro” con la Juve.

Lo scoglio del preliminare di Champions

Lo scoglio di agosto sarà decisivo. Tre anni fa fu una stagione da psicodramma. Il Bilbao lasciò dietro di se più rovine di un bombardamento. Ma lo psicodramma scaturisce dall’imprecisa percezione di se stessi, sempre per eccesso ovviamente. Spesso, sottovalutando per ignoranza (scarsa conoscenza) altre realtà altamente competitive, cresciute in contesti più avanzati e ricettivi al cambiamento.

Il Napoli è un fiore nel deserto

Il Napoli è un fiore nel deserto. La città economicamente è morta. Non è per niente competitiva. Il governo della città è da pochade. E due partecipazioni consecutive alla Champions sarebbero un vero trofeo da festeggiare. Altro che scudetto. Non passare il preliminare metterebbe duramente in discussione anche l’immagine di Sarri attualmente considerato dal popolo il vero punto fermo. Antitesi del proprio datore di lavoro, maldigerito dalla tifoseria la quale non ha ben chiaro di ciò che potrebbe essere il Napoli in una società d’investimenti cinese, o alle prese con i magheggi di qualche fondo del Golfo Persico…

L’ausipico è che la piazza, quasi sempre irrazionale, riesca a percepire il grande risultato che l’attuale società sta portando ai propri clienti: una stabile e sostenibile autorevolezza calcistica, mai conosciuta a queste latitudini. Nemmeno nell’istericamente vincente settennato di Maradona. Questo Napoli, questa società potrebbero veicolare una normalizzazione della città. Normalizzazione che sarebbe una vera rivoluzione di civiltà.

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