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Sarri a Dimaro: «Non faccio nomi per il mercato, alleno e basta. Senza Benitez, certi giocatori non sarebbero arrivati a Napoli». Insigne: «Non so se è la Juventus a chiedere ai giocatori di perdere tempo»

Le risposte di Sarri, Insigne e Allan alle domande dei tifosi a Dimaro. Sarri: «Lo scudetto è un sogno ma questo gruppo non può portare sulle spalle questa responsabilità»

Sarri a Dimaro: «Non faccio nomi per il mercato, alleno e basta. Senza Benitez, certi giocatori non sarebbero arrivati a Napoli». Insigne: «Non so se è la Juventus a chiedere ai giocatori di perdere tempo»
Sarri con Allan e Insigne a Dimaro

Le risposte di Sarri, Allan e Insigne alle domande dei tifosi a Dimaro

Allan: «Possiamo diventare tra qualche anno il centrocampo più forte d’Italia. Stiamo facendo tanti sacrifici. Nello spogliatoio c’è un bel clima, una bella energia».

Le scelte sbagliate di un allenatore

Sarri: «Le scelte di un allenatore non sono tante, alcune non si rivelano giuste. Fa  parte del nostro lavoro. Il giocatore sbaglia i gol, l’allenatore sbaglia qualche scelta. Grossi rimpianti non ne ho. Abbiamo fatto fatica dopo l’infortunio di Milik a ritrovare i nostri equilibri e c’era la necessità di trovare le vie che abbiamo trovato. Poi Mertens ci ha risolto la situazione. Io qualcosa ho sbagliato, ma non ho grandi rimorsi».

Sarri: «Il presidente è molto liberale, non mi ha mai vietato di andare in tuta, non si impone su niente. Poi può avere le sue idee, in certi momenti le esprime in un certo modo. In certi momenti il presidente svalvola, poi però gli passa. In altre squadre c’è molto di più da ingoiare».

Insigne: «Da piccolo ho fatto tanti sacrifici, anche se adesso non sono grande (risponde a una battuta di Sarri). Ho fatto sacrifici aiutando la mia famiglia, sacrifici che mi hanno ripagato. Non rimpiango nulla».

Allan: «Scudetto? È un sogno nostro, di tutto il gruppo. Ci stiamo preparando bene, vogliamo dare continuità a quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Se pensiamo subito allo scudetto, possiamo sbagliare qualcosa».

Insigne: «Lo scudetto è un sogno che abbiamo tutti. Vogliamo ripartire dalla fine del nostro campionato. È presto per parlare di scudetto, siamo consapevoli che daremo tutto».

Sarri: «Non ne ho idea quando diventerò il Ferguson del Napoli. Non mi interessa fare l’allenatore manager. Se intendi la durata della mia permanenza a Napoli, non lo so. In Italia è più difficile stare tanto tempo nello stesso posto. Nella speranza che la durata sia lunga, nessuno mi potrà togliere la soddisfazione e la felicità di aver allenato il Napoli».

Allan: «Non sono preoccupato per il posto di titolare. Una squadra che vuole raggiungere un certo livello, deve avere 18-20 giocatori forti».

Il mercato e il gioco della torre (va giù Rizzoli)

Sarri: «In nessuna percentuale è il mio mercato. Io non mi occupo del mercato. Parlo col direttore sportivo, sarei presuntuoso a fare nomi con un direttore che conosce tutti i giocatori del mondo. A volte arrivano giocatori che non conosco, ma non mi interessa. Il compito mio è migliorare i giocatori che ho disposizione. Sarebbe facile fare l’allenatore se potessi prendere calciatori che costano cento milioni».

Insigne: «Non ci sono segreti per diventare forte».

Sarri: «In banca ho fatto contrattazioni per cambi, era un lavoro abbastanza tosto, facevo quei segni strani. Tra De Laurentiis, Higuain e Rizzoli, butto dalla torre Rizzoli perché tra i tre è quello cui voglio meno bene».

Allan: «Juventus favorita, ma ci sono anche Roma, Inter, Milan, sarà un campionato molto equilibrato. Speriamo di fare un grande campionato e finire bene»,

La Var

Sarri (sui tanti attaccanti e il cambio modulo): «Le difficoltà ci sono in carenza, non in abbondanza. Non vedo come un grande problema avere più giocatori in attacco. Sarebbe stupido cambiare modulo per migliorare in attacco, visto che abbiamo segnato più di tutti. Sarebbe stupido attaccare un altro attaccante, visto che dobbiamo migliorare prendendo qualche gol in meno. Non è una priorità cambiare modulo».

Sarri: (La Var e la sudditanza al Palazzo) «Il discorso sulla Var per ora è un qualcosa da valutare. I primi tentativi non sono stati di alto livello. Devono essere dichiarati gli arbitri che sono in regia. Voglio sapere i nomi di chi decide. Non ho capito l’attuazione. Se può avvenire solo a gioco fermo, o può interrompere l’azione. Sulla designazione voglio i nomi di chi va alla Var».

Sarri: «Ounas non lo conosco moltissimo. Ho visto dei filmati. La sensazione è che possa fare l’esterno su entrambe le fasce, con una preferenza quando parte da destra essendo lui un sinistro».

Insigne: «Dopo il gol al Bernabeu, sapevamo che era una partita difficile. L’importante è che sia all’andata al ritorno, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. C’è stato il rammarico di non aver passato il turno. Siamo rimasti uniti. Quella sconfitta ci ha dato tanta forza».

I punti persi contro le piccole

Sarri: (Importanza dell’aspetto psicologico): «La perdita dei punti contro le piccole squadre è un qualcosa che succede e succederà e riguarda tutte le squadre. È difficile vincere quattordici partite tra andata e ritorno. Anche la Juve ha perso a Genova, la Roma ha pareggiato a Cagliari dopo essere andata in vantaggio due a zero. Quel che mi interessa è la continuità che abbiamo perso solo per venti giorni. Atalanta, Roma, Besiktas, tre sconfitte in venti giorni. L’obiettivo è evitare un periodo così. Purtroppo i punti con le piccole si perderanno ancora. Bisogna capire se quei venti giorni sono stati un disagio tattico oppure la squadra ha perso un po’ di applicazione in campo. Dal punto di vista mentale, abbiamo fatto un salto di qualità nel finale di stagione. Vedevo una squadra vogliosa, convinta dei propri mezzi. Una squadra che voleva sì divertirsi ma voleva la vittoria. Spero che sia stato un salto di qualità».

Sarri (e se ad Albiol viene un raffreddore?): «Bonucci stanno facendo fatica il Chelsea e il Psg a prenderlo, non rientra nei nostro obiettivi economici. Tutti i difensori centrali in giro in Europa costano cifre enormi, anche quelli che non danno una garanzia certa come Bonucci. Ho la presunzione di pensare che un Tonelli in salute o un Maksimovic ci possono dare una grande mano».

Insigne: «Emozione indescrivibile scendere con la maglia del Napoli da napoletano».

Allan: «Albiol ha grande esperienza. Gli altri difensori stanno crescendo e stanno imparando da lui. Siamo ben messi, senza infortuni quest’anno avremo difesa solida».

Vinicio e Tonelli esterno basso

Sarri (somiglianze con il calcio di Vinicio): «Mi sta paragonando a un allenatore che a Napoli ha fatto tanto. Non avrà vinto ma è stato un innovatore. Era qualche anno avanti a tutti. Il paragone mi lusinga tantissima. L’ho conosciuto l’anno scorso. Ho conosciuto un uomo stupendo. Non penso di essere ancora a questo livello ma il paragone mi rende contento».

Sarri (sulla difesa e Tonelli esterno basso): «Tonelli esterno non è una novità. a Empoli l’ha fatto, non spesso ma l’ha fatto. Potrebbe avere le caratteristiche per farlo. In situazioni di bisogno, può farlo. Anche se preferisce fare il centrale. Sono situazioni che si provano in allenamento e poi a volte ti tornano utili, come quando Callejon in coppa Italia giocò terzino quando rimanemmo in dieci. Spero che Ghoulam resti, è cresciuto tantissimo e ha fatto un ottimo finale di stagione. Penso che rinnoverà, ha grande voglia di restare qui».

Sarri: «Allan non me lo ricordo perché non giocò a Madrid. Diawara giocò a Madrid perché ci garantiva di più dal punto di vista dell’interdizione e non pensavamo di essere noi a fare la partita. Quindi Diawara al posto di Jorginho».

Le perdite di tempo della Juventus

Insigne (domanda sugli juventini che perdevano tempo e gli azzurri che protestavano): «A volte ci sono atteggiamenti che a noi danno fastidio. Non so se a loro glielo impone la società. Noi daremo il massimo dalla prima partita, solo così possiamo raggiungere risultati importanti».

Sarri (la punta centrale nei finali di partita): «L’allenatore non ha il joystick, l’allenatore può imporre una filosofia di gioco. Non è facile cambiare gioco nell’ultimo quarto d’ora. Le squadre si chiudono dal primo minuto ma avendo segnato 115 gol, diciamo anche che riusciamo a risolverlo».

Sarri (quanto ha dovuto distruggere del Napoli di Benitez e quanto lo è servito): «Senza Benitez, il Napoli non avrebbe alcuni dei giocatori importanti che ha. Il nome di Benitez è stato richiamo per giocatori dal Real Madrid, non so se sarebbero venuti. Non abbiamo dovuto distruggere niente, la squadra aveva la tendenza a giocare a calcio sin dai difensori, abbiamo solo corretto qualcosina in difesa»

Insigne: «Non sono mai stato nervoso, lo ero solo perché non riuscivo a fare gol».

Il preliminare di Champions

Sarri: «Abbiamo grandi specialisti nel sorteggio. Il preliminare è qualcosa di storicamente difficile per le italiane. In otto anni, solo due volte lo abbiamo superato. Spero che l’aver cambiato poco possa essere un punto a nostro favore. Spero che questa squadra vinca qualcosa. Per il nostro gruppo e per il nostro popolo dev’essere il nostro sogno. Non può essere chiesto alla squadra, perché la squadra non può avere queste responsabilità. Se ci riusciamo, bene. Altrimenti è stato bello lo stesso».

Sarri ad Allan: «Perché ti sei fatto biondo?» Allan: «Mi vedo bello come un attore».

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