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Il pomeriggio caldo a Sunderland tra l’estrema destra e i tifosi del Celtic

Scontro con il movimento dell’attivista di destra Tommy Robinson. Il club ha vietato la vendita ai tifosi protagonisti degli scontri con i nordirlandesi del Linfield

Il pomeriggio caldo a Sunderland tra l’estrema destra e i tifosi del Celtic

La rissa a Sunderland

Sono giorni agitati, quest’ultimi, per il tifo organizzato del Celtic protagonista oggi di duri scontri nelle strade di Sunderland dove i supporters degli hoops erano giunti in massa da Glasgow per assistere ad un’amichevole nel nord-est dell’Inghilterra, nella contea di Tyne and Wear.

La cronaca

Prima del match si sono registrati disordini nei pressi di uno shop sfociati nel lancio di oggetti non meglio identificati all’interno del locale. Stando alle prime ricostruzioni della stampa britannica, in presenza di donne e bambini.
Il casus belli sarebbe da attribuirsi a un video ostile diffuso su Twitter da Tommy Robinson, in quel momento presente nel Fletcher’s shop. Robinson è già noto alle cronache politiche britanniche in qualità di attivista di estrema destra. Prima come fondatore della European Defence League e successivamente nella versione UK del movimento tedesco Pegida. L’organizzazione salita alle cronache per la ferma opposizione a quella che considerano “Islamisation of our countries”.

I tifosi dei Celts sono finiti nel mirino di Robinson anche per la vicinanza che i fan biancoverdi hanno più volte manifestato in favore del popolo palestinese. Ne sono scaturiti, come già anticipato, numerosi tafferugli che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine in diverse zone della città.

Il club ha vietato la vendita biglietti ai tifosi più “caldi”

Appena tre giorni fa, nella gara d’andata del terzo turno preliminare di Champions contro il Rosenborg, il club aveva vietato la vendita dei biglietti ai sostenitori più “caldi” del Celtic. La società non aveva perdonato alla Green Brigade l’ennesima manifestazione politica durante il precedente turno preliminare contro gli acerrimi rivali nordirlandesi del Linfield. Una gara senza storia sul terreno di gioco ma dai molteplici risvolti sociali.

L’Uefa ha già aperto un procedimento sulla discussa scenografia srotolata al Paradise. Uno striscione raffigurante il tecnico Brendan Rogers in opposizione ad un combattente dell’Inla. Inla è un acronimo che sta per Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale. Non solo, già dopo la gara di andata, in quel di Belfast, era stata inflitta una giornata di squalifica all’attaccante degli scozzesi Griffiths. La punta è stata punita per aver acceso gli animi sugli spalti ricordando ai tifosi di casa, dalle simpatie Rangers, il doppio k.o. per 5-1 con cui nell’ultima stagione si è aperto e chiuso il ritorno dell’Old Firm in Premiership.

Risultato – sportivo – in Champions: atmosfera surreale e 0-0 interno. Un pari che potrebbe costare l’eliminazione nel delicato ritorno in Norvegia, a Trondheim. È un’estate rovente anche nel Mare del Nord, chi l’avrebbe mai detto. O forse no.

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