Montella: «Il nostro vero obiettivo è la Champions, il Napoli ha un vantaggio competitivo»

L'intervista di Vincenzo Montella al Corsport: «Gli azzurri si sono avvicinati molto, quando non cambi calciatori e allenatore sei avanti nel progetto».

Montella

L’intervista al Corriere dello Sport

Parla Vincenzo Montella. Il tecnico del Milan, protagonista dell’estate di calciomercato, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. E dice la sua su tutto, intanto sul possibile ritorno del Milan nel range ristretto dei club davvero competitivi, nel futuro più che nell’immediato presente. E poi parla anche di calcio, di Serie A, di Napoli e Juventus. Un po’ di tutto, insomma.

Ma si comincia dalla sua squadra e dai suoi obiettivi: « Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. È stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi. Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante».

La maturità dell’attesa: «Non so se in Italia abbiamo la capacità di aspettare il tempo necessario, nel calcio. Abbiamo sempre fretta di convincerci che possono cambiare le cose e a questo non mi posso sottrarre. Sono contento di avere una società molto matura, composta da persone molto realistiche e quindi questo sicuramente mi agevolerà. Ma so al contempo che per raggiungere obiettivi importanti è necessario agire subito. Noi dobbiamo diventare squadra nel minor tempo possibile e provare a raggiungere l’obiettivo della Champions. Il nostro vero obiettivo».

Montella sull’eventuale mancata qualificazione: «Sicuramente sarebbe un grave danno economico, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti».

Gli acquisti

Bonucci, il centravanti, Biglia: «Mi piace la figura del calciatore che sa interpretare le situazioni e soprattutto le sa trasmettere in campo. Biglia ha, nel fare questo, una velocità importante e sa trasmettere il pensiero tattico dell’allenatore. Bonucci è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto
sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. La Juve indebolita da questo trasferimento? Se Bonucci darà un certo tipo di apporto al Milan,  non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. Per il centravanti stiamo ragionando».

La vicenda Donnarumma secondo Montella: «Credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente».

Il mercato delle altre

La squadra che si è rafforzata di più: «Vado oltre il Milan e dico Napoli, sicuramente. È riuscito a trattenere tutti i campioni, si è avvicinato molto alla testa della classifica. La Juve? Ha cambiato dei calciatori, ha investito molto, ma non sai mai come reagiscono i nuovi, gli adattamenti come saranno. Credo che una squadra che rimanga con lo stesso allenatore, con gli stessi calciatori abbia un vantaggio competitivo».

Il calciomercato drogato: «È la legge del mercato. Sicuramente è un grandissimo spot per il calcio italiano quest’anno, perché ci sono state tante squadre che hanno investito in grandi campioni.
Il fascino del campionato italiano sta risalendo anche all’estero, rispetto agli ultimi anni».

 

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