Se un calciatore straniero costerà più di 6 milioni, il club dovrà pagare una tassa equivalente al prezzo speso. Le tasse andranno a favore dei settori giovanili cinesi
La Federazione calcistica cinese ha deciso di porre un freno alle spese folli delle società per i fuoriclasse stranieri. Ha fissato un limite di spesa di 6 milioni per i calciatori non provenienti dalla Super League cinese e di 2,6 per il mercato nazionale.
Se si dovesse oltrepassare la soglia, verrà applicata la “Luxury tass”, una tassa dello stesso importo della cifra spesa. I soldi saranno destinati ad un fondo finanziario a favore dello sviluppo dei settori giovanili.
Lascia o raddoppia
La decisione è stata presa in seguito alla valutazione delle spese per i campioni esteri nel 2016: 400 milioni.
Per ricordare qualche nome arrivato in Cina nell’ultimo anno: Pellè, Tevez, Jackson Martinez, Oscar, Hulk, Ramires. Per loro sono stati sborsati 212,5 milioni. Se fossero stati acquistati quest’estate, la cifra sarebbe stata 425!
La Federcalcio aveva già provato a valorizzare i calciatori cinesi imponendo alcune regole alle società:
– Limite dell’impiego di massimo 3 calciatori stranieri contemporaneamente;
– L’obbligo di spesa del 15% annuo destinato al settore giovanile;
– Presenza di almeno due under23 in distinta.
A quanto pare non sono bastate alle società che, come dice il detto “fatta la legge, trovato l’inganno”, hanno saputo sempre cavarsela. Basterà quest’ulteriore provvedimento? Staremo a vedere.
