Il Messaggero e la Gazzetta dello Sport si chiedono i motivi del mancato rinnovo di Spalletti: l’Inter, la convivenza con il nemico Totti, la chiusura del ciclo?
Gli articoli del Messaggero e della Gazzetta dello Sport
Roma a quattro punti dalla Juventus, ma lo scudetto sembra un’ipotesi lontana, impraticabile. Non se ne parla, anzi si discute sul futuro di Luciano Spalletti. Che, da quando è tornato sulla panchina giallorossa, ha messo insieme 127 punti in 55 gare, alla media di 2,3 per partita. Parte da questi numeri la Gazzetta dello Sport per parlare di un rinnovo complicato, a cui il tecnico di Certaldo abbia già posto il suo garbato rifiuto. I nomi per un’eventuale sostituzione sarebbero quelli di Di Francesco, Emery o Paulo Sousa. Il portoghese è balzato avanti, nelle ultime ore, per via della suggestione di domenica sera: era in tribuna, e ha preso appunti per l’intera durata della partita.
Il vero senso del pezzo della rosea, però, è un interrogativo: perché Spalletti non firma questo benedetto rinnovo? Magari per l’obbligo di vincere che scatterebbe automatico dopo un secondo posto a 87 punti, un ruolino «difficile da replicare» che in qualche modo condannerebbe preventivamente la nuova stagione giallorossa dell’allenatore toscano. Oppure per l’interesse dell’Inter.
La stessa domanda se la pone anche Il Messaggero. Che, con un’interpretazione più interna alle dinamiche romane e romaniste, parte dalle dichiarazioni dello stesso Spalletti («resto solo se vinco» e «la penna del rinnovo ce l’hanno i miei calciatori»). Per il quotidiano della Capitale la vittoria contro la Juventus ha «ha messo quella penna in mano al proprio allenatore. E che ha mandato un messaggio nitido ai propri tifosi». Eppure, Spalletti non firma. Perché? Il Messaggero propone quattro punti. Questi: «1) Ha dietro un club che gli garantisce il doppio, il triplo di quanto gli offre la Roma? 2) Ha capito che il suo (doppio) ciclo alla Roma è definitivamente terminato? 3) Vuole prendersi un anno sabbatico? 4) Non vuole più confrontarsi quotidianamente con il nemico Totti?». Vedremo se p ed effettivamente sarà uno di questi. Nel frattempo, c’è un secondo posto ancora da conquistare. Col Napoli spettatore interessato.
