Una stagione in chiaroscuro. Ancora in corsa per l’Europa League e il terzo posto. Tanti pareggi, troppi. E ora la grana Ibrahimovic.
Gli anni d’oro
Il Manchester United, dopo l’addio nel 2013 di Ferguson, ha fatto fatica a ritrovarsi, e i risultati lo dimostrano. Nonostante le cifre importantissime investite dalla proprietà, in due anni solo un quarto e un quinto posto raggiunti. Per superare questa crisi di risultati, la società quest’anno ha puntato su nomi di rilievo come Mourinho, Ibrahimovic e Pogba. La musica sembra essere un po’ cambiata: sono a due punti dal terzo posto (con una partita in meno rispetto al Liverpool) e semifinale di Europa League, tutto è ancora da scrivere.
Striscia positiva
Il pareggio di ieri sera nel derby col City ha mostrato uno United ostico nonostante le assenze importanti. Un pareggio che incrementa la striscia positiva di risultati che in campionato dura da 24 partite. L’ultima sconfitta risale al 23 ottobre con il Chelsea, da allora 13 vittorie e 11 pareggi. Se si considerano tutte le competizioni, la striscia è invece di dieci partite. Anche qui l’ultima sconfitta è stata per mano dei Blues ai quarti di FA Cup.
Mourinho Special-X
In questa stagione lo United ha perso solo tre volte in campionato, meglio di loro nei primi cinque campionati europei solo Bayern Monaco e Nizza con 2. Come è possibile che sia solo quinto (sia pure con una partita in meno)? La risposta è semplice, troppi pareggi. Sono addirittura 13 le partite in cui i Red Devils sono tornati a casa con un solo punto in tasca, quattro 0-0 e nove 1-1. Sesto attacco del campionato con 50 gol, ma seconda miglior difesa con soli 24 reti subite con 16 partite senza subire gol. Il problema di questo Manchester è evidente, manca un po’ di cattiveria sotto porta, forse sarà ancora più dura adesso che dovrà fare a meno di Ibrahimovic. Il gigante svedese finora è il miglior realizzatore della squadra con 28 gol stagionali.
Ibrahimovic rifiuta il rinnovo
Proprio Ibrahimovic, che dopo il brutto infortunio dello scorso 20 aprile, fa parlare di sé. Sembra che Mourinho, per premiarne la professionalità, gli abbia offerto un rinnovo di contratto per un altro anno a 13 milioni di euro, ma Ibra lo ha sorprendentemente rifiutato. Il motivo? “Non mi sembra giusto essere pagato se non posso giocare e aiutare la squadra”, questa la sua dichiarazione. Zlatan infatti ha tempi di recupero molto lunghi che si aggirano tra gli 8-9 mesi. Non si sono fatti attendere i commenti delle malelingue che, non credendo all’etica del calciatore, sono sicuri ci sia un futuro lontano da Manchester dietro quella risposta, magari direzione Mls.