Dopo quel gesto al San Paolo, Cairo fu costretto a venderlo. Stasera, durante Torino-Sampdoria, è stato fischiato e insultato per tutta la partita
Nessuna reazione
Non gliel’hanno proprio voluta perdonare, neanche dopo i recenti fatti di cronaca che hanno reso “tenero” Fabio Quagliarella agli occhi di chiunque lo guardasse. Lì in diretta tv, con quei lacrimoni, figli di uno sfogo che più comprensibile non poteva essere. Non dopo quello che aveva passato: lo stalker, le minacce e anni e anni di paura.
Neanche questo ha intenerito i tifosi del Torino che hanno deciso di insultarlo per gran parte della sfida di questa sera tra i granata e la Sampdoria. Cori offensivi, fischi assordanti all’uscita dal campo. La reazione dallo stabiese? Faccia di chi non comprende e non condivide, occhi di chi è profondamente ferito, lucidi. E quelle parole, rivolte alla tribuna: “Complimenti”. Un signore, Quagliarella.
Ancora per le scuse di Quagliarella dopo il rigore al Napoli
L’accusa? Alto Tradimento, pare. Il fattaccio? La mancata esultanza dell’ex azzurro che, dopo aver segnato in maglia granata al San Paolo, alzò le mani verso i tifosi del Napoli, chiedendo scusa. Un gesto spontaneo, sensibile, che costò caro all’attaccante all’epoca (Cairo decise di cederlo immediatamente dopo quell’episodio), e che questa sera ne ha provocato l’uscita dal campo quasi in lacrime.
Nei minuti finali di Torino-Sampdoria, come se non bastasse, i cori offensivi dei tifosi di casa si sono sentiti più e più volte. Quagliarella, dopo essersi a lungo confrontato con Cigarini, seduto in panchina accanto a lui, ha continuato a guardare la curva granata, perplesso. Un signore, Quagliarella.