Una nota dell’agenzia Ansa riferisce che Agnelli è stato ascoltato in segreto dal procuratore Figc Pecoraro prima del deferimento. A questo punto uno tra Agnelli e l’avvocato di Dominello sta mentendo.
Audizione segreta con Pecoraro
Sembrava un weekend di riposo dopo il venerdì caratterizzato dall’inusitato attacco del direttore generale della Federcalcio alla commissione antimafia. E invece domenica sera arriva una nota d’agenzia. Ci informa che il presidente della Juventus Andrea Agnelli è stato ascoltato a febbraio – prima di essere deferito dunque – dal procuratore federale della Figc Giuseppe Pecoraro. Ovviamente il tema dell’incontro sono stati i rapporti della società bianconera con gli ultras – cui era affidata la vendita dei biglietti – ed eventualmente con esponenti della malavita organizzata.
Incontro in un luogo istituzionale
L’incontro – scrive l’Ansa – è avvenuto in totale discrezione a fine febbraio e non si è svolto in federcalcio bensì in un luogo istituzionale a Roma. Durante l’audizione, Agnelli avrebbe sostenuto di “non avere mai incontrato Rocco Dominello”. Smentendo così l’avvocato di Rocco Dominello – ultrà della Juventus e accusato di associazione per delinquere nell’inchiesta “Alto Piemonte” sulla ‘ndrangheta – che la scorsa settimana, proprio al processo, ha dichiarato che i due si sono incontrati più volte. La Juventus ha poi precisato che Agnelli non ha mai incontrato “in solitudine” Dominello. Cambia poco alla luce delle dichiarzioni del legale dell’ultrà.
L’avvocato di Dominello ha affermato il contrario
Queste le parole di Andrea Chiesa avvocato di Dominello: «Andrea Agnelli e Rocco Dominello si sono incontrati più volte, sia a tu per tu, sia alla presenza di altre persone, come spesso accade tra un presidente di una squadra di calcio e il rappresentante di un gruppo ultras. Sono stati incontri leciti, alla luce del sole». Quindi, per l’avvocato, i due si sono visti sia da soli sia alla presenza di altri. In serata, l’avvocato ha ribadito questa versione. Ha quindi smentito Agnelli e la Juventus nel giro di mezz’ora.
Siamo al muro contro muro
Adesso siamo quindi al muro contro muro. Non conosciamo la natura dell’agenzia Ansa. Se ci sia stata o meno un’imbeccata della Juventus. Vista la precisazione, dobbiamo dedurre che il club bianconero ha capito che il nodo non sono le intercettazioni reali o presunte – come invece gli obbedienti e poco lungimiranti megafoni bianconeri hanno strillato in questi giorni – bensì le dichiarazioni dell’avvocato di Dominello. E il club ha deciso di fornire ufficialmente una versione opposta a quella del legale. Adesso gli strilloni bianconeri dovranno cambiare tattica.
La Juventus ha poi fatto sapere di «auspicare che ogni documentazione sia messa al più presto a disposizione di tutti».
