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I cinque gesti tecnici di Napoli-Fiorentina: lo show assoluto di Lorenzo Insigne

Nella nostra consueta gallery di gif, Insigne è onnipresente: il gol del Napoli, le due punizioni, la fantastica veronica che lascia sul posto Sanchez.

I cinque gesti tecnici di Napoli-Fiorentina: lo show assoluto di Lorenzo Insigne

La parata di Reina su Astori

Bello rivedere il portiere del Napoli  su questi livelli. Almeno tre interventi fondamentali ieri sera, di cui uno, a metà primo tempo, quasi prodigioso. E’ vero che il colpo di testa, quasi di naso, del difensore viola non è fortissimo e di fatto è a centro porta, ma arriva da distanza ravvicinatissima e Reina si stava spostando dall’altra parte. Ribaltare il peso del corpo (e non parliamo di un peso piuma) e trovare una coordinazione quasi da pallavolista in una frazione di secondo è roba per pochi.

 

La prima punizione di Insigne

Chi scrive pensa di essere stato uno dei pochi, allo stadio, a capire immediatamente che Insigne, nonostante la posizione defilata, al cross non ci pensava neanche. L’idea, già ancora prima di rialzarsi dal fallo subito da Sanchez, era quella di metterla proprio lì, sul primo palo. Peccato che un altro dei pochi ad averlo capito fosse Tatarusanu, che ha recuperato la posizione appena in tempo per schiaffeggiare la palla sulla traversa.

 

La seconda punzione di Insigne

Posizione leggermente più centrale, nel secondo tempo. Lorenzo riavvolge il nastro e ripensa al tiro di quasi un’ora prima. E trova la soluzione: “Devo calciarla più alta, stavolta non deve poterci arrivare”. E in effetti questa volta Tatarusanu viene scavalcato dall’arcobaleno disegnato dal 24. Che però gli esce leggermente troppo alta e va a sverniciare l’incrocio dei pali. Gli entrassero la metà dei tiri che finiscono sui legni, a occhio parleremmo di un giocatore da 15 reti fisse a stagione.

 

L’azione del gol

Come nel caso della prima rete a Milano, un’azione un po’ atipica per il Napoli di Sarri. Che normalmente ci abitua al fraseggio prolungato per arrivare armonicamente verso l’area di rigore. Invece, la scelta stavolta è diversa. E parte da un cambio di passo inaspettato soprattutto per il protagonista: Diawara. Il guineano verticalizza di prima, una rarità, per Insigne. Controllo e allungo per l’inserimento di Hamsik, cross di prima dello slovacco. E’ bastato uno sguardo in area per capire che, al solito, il fantasma di Callejon si sarebbe materializzato al momento giusto.

 

La veronica di Insigne

Il buon Carlos Sanchez, dirottato a destra per l’occasione da Sousa, ci ha provato finché ha potuto. Ma alla lunga la supremazia tecnica di Insigne è stata troppo per lui. Questo è il momento in cui, saltato secco in questo modo, getta ufficialmente la spugna: mister, contro questo qui, è tutto inutile. Qualsiasi altro commento è superfluo.

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