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Nei paesi comunisti, gli stadi li costruisce lo Stato. De Laurentiis che ha fatto?

Posta Napolista / In oltre dieci anni, il presidente non ha investito un euro. Dovrebbe essere lui a chiedere scusa, non noi al Real Madrid.

Nei paesi comunisti, gli stadi li costruisce lo Stato. De Laurentiis che ha fatto?
Il sottopasso che porterà al campo

Lui dovrebbe chiedere scusa

Egregio Napolista, che idea si è fatta sulle dichiarazioni di De Laurentiis in materia stadio?

Voglio dire, è possibile che proprio quando una pubblica amministrazione, caso più unico che raro in Italia, decide di accollarsi lavori di ristrutturazione di uno stadio pubblico quando ci sono altre priorità per il comune, il presidente del Napoli minaccia di non pagare l’affitto?

Dichiara di voler chiedere scusa al Real Madrid per l’indecorosa condizione degli spogliatoi e di altre aree dello stadio che effettivamente sono vetuste. De Laurentiis non è presidente da uno o due anni. Sta da più di dieci anni e in questo periodo, che nel calcio non può essere ritenuto breve, non ha comprato una sola pietra. Sia chiaro, da tifoso lo ringrazio per gli ottimi risultati sportivi  ma su questa questione non credo si stia rivelando una persona ragionevole.

Non esiste più nel mondo, tranne che nei paesi comunisti, un interventismo statale su ciò che riguarda la costruzione di strutture sportive: l’esistenza di Allianz Arena, Gillette Stadium, Fly Emirates Stadium e via dicendo rivela quanto la costruzione e l’ammodernamento di uno stadio passa dalle mani e dai soldi privati.

Perché non chiede scusa, non solo al Real Madrid ma anche a noi, per non aver fatto in questi dieci e passa anni alcuna programmazione in tal senso?  Se non vuole chiedere scusa per questo, almeno incassi i benefici che questi lavori produrranno e stia zitto.

Un vostro assiduo lettore.
Leopoldo Montuori

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