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La Trumpessera, il virus che spaventa gli intellettuali

Una nuova minaccia arriva dall’America, come la Fillossera della vite. Rischia di falciare la vita professionale di inviati e commentatori snob.

La Trumpessera, il virus che spaventa gli intellettuali
Alla fine a spararsi non è stato Trump

Uno spettro si aggira per l’Europa

Intellettuali di tutto il mondo unitevi, uno spettro si aggira per l’Europa: è la TRUMPessera.

Come la Fillossera della vite, che nella metà del XIX secolo arrivò nel Vecchio Continente direttamente dall’east coast statunitense causando il panico tra beoni o semplici estimatori del buon vino, così la TRUMPessera promette di fare gli stessi sfracelli tra gli intellettuali liberi e non di questa parte dell’Atlantico seminando il terrore tra gli elzeviristi e i sondaggisti a gettone.

Questo inizio del XXI secolo rischia di passare agli annali per la voracità con cui questo nuovo flagello sta mangiando quelle piante del sapere che, dalla Rivoluzione Francese in poi, avevano messo radici nel terreno della polemica speciosa e spesso interessata, nel documento pro o contro firmato in ordine rigorosamente alfabetico e nell’elegante salotto dove dibattere il tema del giorno servito agli ospiti su un vassoio d’argento insieme con tartine e champagne.

Una pandemia che si è diffusa a macchia di vino

La TRUMPessera così come la Fillossera, promette di fare tabula rasa di tutti quei tralci ed intralci eretti dallo snobismo più puro e fine a se stesso, sollevando il popolo finalmente sovrano che potrà così alzare, a dispetto della Ragione, i calici per brindare con lo Stomaco ad un futuro blindato nella sua incertezza.

Una vera piaga che, dalla notte del 9 novembre 2016, ha cominciato con il falciare le vite professionali di tutti quegli inviati, commentatori e analisti dell’american way of life, molti dei quali strapagati con soldi pubblici, che negli ultimi anni avevano previsto tutto, tranne il ridicolo. Una pandemia che si è diffusa a macchia di vino in ogni luogo, bruciando curriculum autocelebrativi e autoreferenzialità, titoli accademici e liceali, sofisticati sofismi e chiacchiere da social bar.

Preoccupanti segnali della diffusione del cosiddetto virus di Trump si registrano anche nelle lande più aride, culturalmente parlando, del sud Europa. In questi territori i cultori del buon bere stanno già facendo gli scongiuri e giurano che mai hanno pronunciato un giudizio o un commento senza cognizione di causa o peggio, solo per favorire mescite di denaro liquido nelle tasche proprie o dei parenti più prossimi.

Che fare? Insabbiare

Che fare? Si chiedeva il padre di tutte le battaglie rivoluzionarie. Che fare? Si chiedono i padri e le madri con figli disoccupati e a carico.

Insabbiare: è la proposta degli esperti che vogliono garantire la continuità della specie e il brindisi garantito ai soliti figli e ai figli dei soliti figli.

Ma la cura rivoluzionaria è un’altra: l’innesto di viti nuove arginò la Fillossera; l’innesto di vitalità nuove potrà prima circoscrivere la TRUMPessera e poi garantire un ricambio finalmente democratico, almeno nei sapori e negli odori del buon vino.

PROSIT!

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