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Sarri: «I giocatori sono forti o scarsi, non giovani o vecchi»

Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Dinamo Kiev: «Dobbiamo curare di più la fase difensiva, domani sarà un match difficile»

Sarri: «I giocatori sono forti o scarsi, non giovani o vecchi»

Maurizio Sarri nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Dinamo Kiev.

Un solo risultato a disposizione, ma si conoscerà il risultato di Besiktas-Benfica

Non penso che ci faremo condizionare dal match di Istanbul, non faremo tanti calcoli. In quasi tutti i casi, la partita davvero decisiva sarà quella di Lisbona. Affrontiamo una partita difficile, contro una squadra sfortunata in questo girone. Loro hanno perso una sola volta, in trasferta, da luglio a oggi. Sappiamo di dover fare risultato, speriamo di non concentrarci solo sul risultato ma anche e soprattutto sulla prestazione.

Gabbiadini

È rientrato ieri, analizzeremo gli ultimi allenamenti per capire in che condizioni si trova. Vediamo.

Albiol.

Da sabato ad oggi abbiamo avuto quattro allenamenti, sono pochi, ma sui cinque già fatti sono un 80% in più. Un passo in avanti, decideremo in queste ultime ore.

Il Napoli sta rinascendo dal punto di vista delle prestazioni?

La squadra non è mai morta dal punto di vista del gioco, abbiamo commesso qualche errore che ci è costato punti. Abbiamo perso a Torino giocando bene, col Besiktas senza meritarlo. Se alla prestazione ci aggiungi il risultato, tutto sembra più bello. Siamo sempre stati su buoni livelli, qualche nostro errore strano o sfortunato fanno nascere momenti complicati. I ragazzi sono stati bravi a considerare gli errori come qualcosa da riparare, hanno scongiurato il pericolo di non riuscire a giocare bene.

24 gol l’anno scorso, 23 quest’anno.

Mi confermi quello che sto dicendo da un po’ di tempo. Dobbiamo curare molto di più la fase difensiva, abbiamo preso gol su situazioni difficilmente preventivabili. Nelle ultime partite abbiamo numeri difensivi ottimi, dobbiamo migliorare ancora.

Errori rimediabili

Ci sono errori rimediabili, come a Udine, e altri meno: a quello di Torino, ad esempio, col pallone che finisce nei piedi di un avversario, non si può rimediare. La squadra sta andando meglio, la necessità è togliere la sensazione che da un momento all’altro possa esserci disattenzione.

Le insidie della Dinamo: è solo Yarmolenko?

Sono forti e solidi, l’hanno dimostrato anche in questo girone. Fuori casa fanno spesso risultato, hanno giocatori importanti, anche giovani, ed è una squadra difficile da affrontare. A Lisbona hanno perso 1-0 sbagliando un rigore, a Istanbul hanno pareggiato meritatamente. Non sono solo Yarmolenko, assolutamente, c’è un centrocampo di grande qualità ad esempio. Yarmolenko può essere considerato una ciliegina sulla torta importante. Ci sono tanti giovani di grande livello, è un vantaggio per la Dinamo averli. Anche se non è importante l’età, esistono giocatori forti e giocatori scarsi, non giovani e vecchi.

I tre d’attacco più vicini: può essere una soluzione?

Sì, anche se ad Udine tutto è stato facilitato dal gol fatto ad inizio ripresa, a quel punto gli spazi si allargano. Come impostazione il primo tempo è stato ottimo, perdendoci negli ultimi 20 metri per il poco movimento. Sono tre giocatori rapidi, è chiaro che devono giocare in spazi ristretti e preferibilmente non spalle alla porta.

 

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