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Perché la Juventus non rischia nessuna penalizzazione per il ricorso (respinto) al Tar

Un legale spiega che i bianconeri hanno ricorso al Tar per un risarcimento e oltre il termine del processo sportivo. Niente violazione della clausola compromissoria.

Perché la Juventus non rischia nessuna penalizzazione per il ricorso (respinto) al Tar

Stamattina, per vari siti di informazione, è rimbalzata la notizia di una possibile penalizzazione per la Juventus in seguito al ricorso al Tar respinto lo scorso 7 settembre. Ebbene, noi abbiamo chiesto a un legale esperto di diritto sportivo se ci fosse un fondo di verità giudiziaria in questa possibilità. Ecco quanto raccolto da questa testimonianza:

«La violazione della cosiddetta clausola compromissoria, segnalata nello statuto Figc come “vincolo di giustizia” (art.30), si verifica nel momento in cui una società accusata di un qualunque illecito sportivo adisce la giustizia ordinaria nel corso di un processo sportivo. La Juve avrebbe potuto essere penalizzata, addirittura con la retrocessione nella categoria inferiore (secondo le pene prevista dallo statuto Figc), se nel corso dei vari gradi di giudizio sportivo si fosse rivolta al Tar tramite giudizio incidentale. In questo caso, la violazione sarebbe stata valida nel caso in cui la sentenza fosse stata sfavorevole alla Juventus, ovvero se il Tar avesse respinto il ricorso nel mentre del processo sportivo».

«La Juventus si è rivolta al Tar al termine del processo sportivo per avere risarcimento civile dei danni sofferti per la retrocessione in Serie B. In questo caso, quindi, si tratta di un richiesta di risarcimento per danno emergente e lucro cessante, dovuti alla retrocessione. L’ultima sentenza del Tar è quindi estranea a un processo sportivo che ha già emesso i suoi verdetti, e tra l’altro ha respinto il ricorso perché lo stesso Tar si è riconosciuto “impossibilitato a pronunciarsi dopo le decisioni del collegio arbitrale”».

 

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