Prima rete in campionato per un calciatore di proprietà azzurra che gioca altrove. Bifulco è in Serie B, come Dezi e Luperto. I tre capitani di un contingente di ragazzini che seguiremo durante la stagione.
Ha esultato molto, ieri sera, Alfredo Bifulco. Il suo match con la maglia del Carpi al “Romeo Menti” di Vicenza, del resto, era pieno di prime volte: esordio in Serie B, primo gol, per lui e per il Carpi, e primo gol stagionale dei giovani azzurri in prestito altrove. In realtà, l’ultima è una forzatura: anche altri giovani della Primavera azzurra hanno già timbrato il cartellino del gol, anche se non in campionato. Prezioso (Virtus Francavilla), Gaetano (Lupa Roma) e Romano (Prato) hanno segnato in Coppa Italia di Lega Pro, Gennaro Tutino (Carrarese) addirittura nella Coppa Italia dei grandi, durante il match contro l’Arezzo.
L’anno scorso avevamo sottolineato, in un pezzo durante l’anno e con un’analisi finale, come il business dei prestiti del Napoli fosse molto poco sfruttato rispetto alle altre grandi della Serie A. Quest’anno, almeno, abbiamo iniziato meglio. Grazie a questo ragazzo classe 1997 (compirà 20 anni il prossimo 19 gennaio), ala destra di vocazione ma ormai uomo offensivo del nuovo millennio, quindi tout court. È uno dei prospetti più interessanti della cantera azzurra: 19 presenze e 6 gol totali nelle rappresentative nazionali (Under 15, 17 e 19) e una buona impressione generale a Rimini, in Lega Pro, nello scorso campionato. Si è meritato la promozione nel campionato cadetto, insieme agli altri calciatori che il Napoli ha mandato a farsi le ossa – come si diceva una volta – tra i 22 club della Serie B: Dezi (al Perugia) e Luperto (Pro Vercelli). Oltre a loro, altri 9 calciatori tra Lega Pro e Serie D. Noi li seguiremo durante la stagione.
Sotto, la videosintesi di Vicenza-Carpi. Alfredo Bifulco segna il primo dei due gol degli emiliani. Ha giocato titolare, a centrocampo. E si è reso protagonista di una buona prestazione, al di là della realizzazione. Speriamo che questo buon inizio non resti un episodio isolato e possa in qualche modo “contagiare” anche tutti i suoi compagni in giro per l’Italia. Il Napoli ha bisogno anche di questo, per crescere ancora.
