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Sportiello al Napoli: un (probabile) grandissimo colpo di mercato

Un’operazione geniale, che però sta passando sotto silenzio: Marco Sportiello sarebbe un dodicesimo perfetto, con la promessa di un posto da titolare.

Ci sono operazioni di mercato che, in qualche modo, sono “costrette” a passare sotto silenzio. Questo avviene soprattutto quando nello stesso momento, in relazione alla stessa squadra coinvolta, c’è un affare che si mette davanti e fa ombra a tutto il resto. Figurarsi e figuriamoci quando gli affari sono due, come nel caso del Napoli. Che ha appena concluso (anche se il termine giusto sarebbe “subito”) il trasferimento più costoso nella storia del campionato di Serie A ed ora è in trattativa per il secondo in questa speciale classifica (sì, Icardi alle cifre indicate dai media si prenderebbe subito il secondo posto dietro Higuain).

Insomma, questa operazione e poi tutto il resto. Nel resto che fa riferimento al Napoli, però, c’è una (probabile) acquisizione che sta passando inosservata e invece rivestirebbe un’importanza fondamentale, nel breve e soprattutto nel lungo termine. Marco Sportiello è il portiere dell’Atalanta e secondo il racconto dei media sarebbe vicinissimo alla maglia azzurra. Al di là delle cifre e delle contropartite che sono indicate nei rumors (si parla di un conguaglio di dieci milioni totali, oppure di sei più l’inserimento di Sepe), è il senso dell’operazione a essere perfetto. Anzi, vogliamo rilanciare: oggettivamente perfetto.

Oggettivamente anche e soprattutto in relazione a quello che è avvenuto la scorsa stagione e nei 21 giorni di ritiro a Dimaro. In cui Reina ha nuovamente (di)mostrato la sua fragilità fisica. Il portiere spagnolo possiede una struttura fisica molto particolare, che potremmo definire incline agli infortuni. Ha iniziato la preparazione in Trentino senza scendere in campo con la squadra. Poi è volato in Spagna, appunto per curare un fastidio muscolare. Un’altra avvisaglia, dopo quella di Udine dell’anno scorso. E dopo l’esperienza di due stagioni fa, con Rafael in alternanza durante la prima parte della stagione. Un po’ per il turnover scientifico di Benitez, un po’ per la propensione agli infortuni dell’ex di Villarreal e Liverpool. Abbiamo usato la stessa frase di prima, non è una ripetizione casuale.

Insomma, Sportiello. Forse, ma comunque Sportiello. Qualcosa di vero ci sarà sul suo possibile arrivo a Napoli. Che è una storia vecchia: in molti, da tanto, indicavano il 24enne (!) portiere brianzolo (è nato a Desio nel maggio del 1992) come erede designato della maglia di Reina. Però, per i prossimi anni. E invece il Napoli pare stia insistendo per portarlo subito alla corte di Sarri, in modo da “regalargli” un anno di esperienza come dodicesimo dietro Reina con la promessa di una maglia da titolare. Abbiamo usato “dodicesimo” e non “portiere di riserva” perché, con Reina, la differenza tra questi due concetti esiste. Non è sottile.

A queste cifre, un portiere così è un affare assoluto. Oggettivamente perfetto, come detto prima. Parliamo di un 24enne, ok, ma che ha già alle spalle due stagioni da titolare in Serie A. Due ottime stagioni, c’è da aggiungere un aggettivo. Lo leggi nella media gol subiti: 101 in 76 partite. Che sembra negativa ma fa riferimento a una squadra arrivata 17esima (prima stagione) e 13esima. Quindi, niente male. Poi c’è la statistica del numero di parate, ed è molto positiva: Sportiello è il sesto in questa speciale graduatoria della scorsa stagione, con 91 interventi in 36 partite. Una media di 2,52 per match. Insomma, Sportiello c’è. Fa il suo mestiere, e sa farlo bene.

Il resto è quel che potrebbe imparare da Reina, guardandolo in campo e in allenamento. Quello che fa grande il portiere spagnolo: il carisma, la gestione della difesa. Questi parametri, per Sportiello, non possono essere al livello di Pepe ma sono da testare in un contesto difensivo importante come quello del Napoli. Un anno con vista sul campo (e su Reina) potrebbe davvero essere l’ultima parte del corso di studi dell’ex di Carpi e Poggibonsi, fino al diploma della grande squadra. Come titolare, ovvio, perché i 24 anni e le cose fatte vedere in questi anni lo eleggono a grande promessa. E a colpo oggettivamente perfetto per il mercato del Napoli. Un sostituto di Reina che non trema perché ha già assaggiato i grandi palcoscenici, e che vedrebbe come si fa a calcare quelli al top. Un aspirante che parte già davanti, per doti riconosciute ed esperienza. A queste cifre, e così, è il meglio che c’è. Una grande operazione. Anche se passa sotto silenzio.
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