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Da oggi Higuain può appellarsi al famoso articolo 17: come funziona e quali sono i rischi

Da oggi Higuain può appellarsi al famoso articolo 17: come funziona e quali sono i rischi

Un’eventualità che ogni tanto viene fuori nella narrazione del caso-Higuain è quella dell’articolo 17 della Fifa. Che da oggi diventa realistica, o quanto meno giuridicamente percorribile. Ma cos’è e come funziona questo articolo 17? E quali sono i rischi per il Napoli?

Lo spiega Calcio&Finanza in un’analisi, dedicata proprio al caso-Higuain. Prima, però, c’è da fare chiarezza sui regolamenti Fifa e sulla loro applicabilità. L’articolo 17 permette a un calciatore professionista di sciogliere unilateralmente il contratto che lo lega al club di appartenenza al termine di un “periodo protetto” di tre stagioni, che nel caso di un calciatore che ha sottoscritto un accordo prima dei 28 anni (Higuain, nel 2013, andava per i 26), dietro il pagamento di un indennizzo prestabilito e senza l’applicazione di sanzioni disciplinari nei confronti del calciatore stesso. 

A partire da oggi, termina il periodo protetto di Higuain: il calciatore ha iniziato la quarta stagione con nell’organico azzurro, e quindi ha (avrebbe) la possibilità di ricorrere all’articolo 17 già da oggi o dall’anno prossimo, in modo da liberarsi per un prezzo nettamente inferiore alla clausola rescissoria che, in questo momento, fa sì che il Napoli possa rifiutare offerte inferiori. L’attaccante argentino potrebbe accasarsi all’estero (la regola diviene applicabile solo per trasferimenti fuori dalla nazione del club d’appartenenza) con relativa facilità già da oggi, ma rischierebbe comunque delle sanzioni: Higuain, infatti, non ha avvertito nei tempi prestabiliti (entro quindici giorni dall’ultima gara ufficiale) della sua volontà di avvalersi dell’articolo 17, e quindi potrebbe essere vittima di procedimento disciplinare. La situazione potrebbe cambiare al termine della prossima stagione, quando Higuain potrebbe appellarsi ai regolamenti Fifa per tempo e quindi liberarsi dietro un pagamento misero rispetto alle aspettative della società.

L’indennizzo che toccherebbe al Napoli sarebbe determinato “mediante alcuni parametri predefiniti” che dovrebbe essere versato in solido dal giocatore e dal nuovo club con il quale Higuain firmerebbe un accordo. Un’ipotesi remota, che però non va scartata del tutto: nello scorso dicembre, il procuratore Nicolas Higuain aveva spiegato alla stampa che il Pipita non avrebbe nai fatto ricorso alla norma Fifa per lasciare il club partenopeo. Ma il tempo passa, e a volte cambia le cose.

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