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L’ottimismo oltre Koulibaly: oggi è il giorno del ‘Si può fare’ per Herrera, Zielinski e Lapadula

L’ottimismo oltre Koulibaly: oggi è il giorno del ‘Si può fare’ per Herrera, Zielinski e Lapadula

Per questioni tecniche d’orario, la notizia è venuta fuori solo in piena notte, i giornali di oggi non riportano nulla della clamorosa intervista dell’Equipe a Kalidou Koulibaly. Quindi, come dire: oggi è un giorno come gli altri, e forse è meglio. Perché manca la notizia negativa del giorno, ancorché tutta da verificare, e filtra solo del sanissimo ottimismo sulle trattative ancora in corso. Quel tipo di ottimismo del “Si può fare” che è linfa vitale per una sessione di calciomercato. E allora, ecco qui le novelle buone e meno buone di giornata. Tutte da verificare anche queste qui, comunque.

Iniziamo da Herrera, ormai una telenovela internazionale. La Gazzetta scrive di un probabile incontro a Milano tra Giuntoli e gli intermediari della trattativa, impegnati a loro volta in un vero e proprio ponte radio con gli agenti del calciatore, nel ritiro del Messico insieme al centrocampista del Porto. La volontà del Napoli è quella di chiudere l’affare, aumentando l’offerta al Porto (rilancio fino a 18 milioni) e al calciatore (1,8 milioni a stagione per quattro anni). «L’intesa – si legge – potrebbe arrivare già in mattinata». Addirittura già in mattinata. Qui si esagera con l’ottimismo per controbilanciare Koulibaly, e in Gazzetta forse nemmeno lo sanno.

Lo stesso giornale scrive però anche di una “possibile alternativa” al centrocampista messicano. Anzi, di una “prima alternativa”: Piotr Zielinski, altro evergreen della sessione pre-estiva, sembrerebbe essere infatti ancora nei pensieri del Napoli nonostante «una distanza importante, 5 milioni – da 15 a 20 – tra la richiesta di Pozzo e l’offerta di De Laurentiis». Tranquilli, però: qui, per compensare il disfattismo generale, ci sono addirittura due botte di ottimismo endovena. Una è del Corriere dello Sport, che scrive di «un accordo con l’Udinese raggiunto sulla base di 12-14 milioni», più l’inserimento nella trattativa di Zuniga (destinato al Watford) e Zapata, che quindi resterebbe – come da contratto – un altro anno ad Udine. Ancora più rose e fiori l’idea de Il Mattino, che racconta di «trattativa praticamente conclusa» e di un prezzo decisamente ottimista: «sette milioni più Zuniga». Forse così è troppo, però.

Roba do Brasil, con tanto di nomi con desinenza -inho che fanno tanto spiaggia di Ipanema. Ne dà notizia Sky, che riporta della prima offerta al Monaco per il terzino Fabinho, prima alternativa a Vrsaljko. Prezzo: 11 milioni di euro. Si accoda anche il Corsport, che scrive della possibilità di acquistare Leandrinho, giovante fantasista del Ponte Preta. Il Napoli ha tutta l’intenzione, secondo il quotidiano romano, di seguire le regole Fifa e di pagare quindi l’indennizzo per il giovanissimo calciatore, in modo da anticipare la concorrenza di squadrette di basso livello come Real Madrid e Manchester City.

Ultima iniezione di ottimismo: Gianluca Lapadula. Ne scrive Repubblica, che racconta addirittura di un annuncio ufficiale rimandato solo a causa della finale playoff che il Pescara sta (ancora) disputando contro il Trapani (e pure “per colpa di Gabbiadini”, alla ricerca di una nuova sistemazione dopo aver rifiutato un’altra stagione come vice-Higuain). Per il sì ragazzo, secondo il quotidiano romano, è ormai solo questione di ore.

Dopo tutte queste belle (?) notizie (???), c’è però qualcosina di negativo, con la faccia di qualcuno che finirà a popolare i peggiori incubi dei tifosi. Insieme a quella di Koulibaly, ovviamente. Il profilo è quello di Sime Vrsaljko, acquisto dato per fatto (????) qualche giorno fa e ora lontanissimo dal Napoli. Ne scrive, in questi termini, la coppa Gazzetta-Corriere: per la rosea siamo alla «stretta finale tra Atletico e il terzino del Sassuolo, con accordo trovato per quadriennale da 1,8 milioni»; per il quotidiano romano, invece, si parla già di alternative. Nell’ordine: Widmer, Fabinho e De Sciglio. Come dire: la speranza e l’ottimismo sono davvero gli ultimi a morire. Almeno fino a una nuova intervista all’Equipe.

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