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Il Napoli è in Champions, Higuain è nella storia

Il Napoli è in Champions, Higuain è nella storia

Come spesso accade, è la pioggia a Napoli a suggellare giornate memorabili. Il gol di Maradona alla Juventus su punizione e la vittoria per 4-0 sul Frosinone che ha aperto al Napoli le porte dirette della Champions League. Champions che, se domani il Benfica vincerà il campionato portoghese, il Napoli giocherà da squadra di seconda fascia. Ma non è tutto. È stata la serata di Gonzalo Higuain che con una tripletta nel secondo tempo, in venti minuti, ha battuto il record di gol in una stagione che apparteneva a Gunnar Nordahl. Da stasera i suoi 35 gol segnati con la maglia del Milan nel campionato 1949-50 sono stati superati dai 36 di Higuain che entra nella storia della serie A. Una serata straordinaria che ha suggellato un campionato giocato al di là di ogni più rosea previsione, che ha visto il Napoli tornare in testa alla classifica dopo 25 anni e lottare spalla a spalla con la Juventus per un paio di mesi. C’è spazio anche per Hamsik che stasera ha segnato il gol numero 81 in serie A con la maglia del Napoli eguagliando Maradona.

Maurizio Sarri, alla sua prima stagione sulla panchina del Napoli, conduce il Napoli al secondo posto, al record di punti in serie A con 82 punti, di gol segnati (106) e tanti altri. Una stagione che ha visto il Napoli praticare il più bel gioco d’Italia e tornare nell’Europa che conta al termine di un campionato con sei sconfitte, tutte fuori casa. L’allenatore toscano, ma nato a Napoli, ha grandissimi meriti, ha rivitalizzato tanti giocatori – da Hamsik a Higuain, da Koulibaly a Jorginho – ha dimostrato di meritare anche un’altra considerazione contrattuale da parte di Aurelio De Laurentiis che ha avuto il grande merito di non smantellare la squadra dello scorso anno, anzi di migliorarla con Reina, Hysaj e Allan. 

Una grande festa che nel primo tempo, però, ha regalato più di un brivido.

La cronaca. È un primo di tempo di ansia e di paura quello vissuto dal Napoli. La squadra di Sarri non sembra la solita. Non gioca in modo sciolto, così come capitato già nel pomeriggio al Barcellona che ha vissuto momenti di tensione fino al gol di Suarez per il vantaggio del Real Madrid.

Il Napoli non fa scorrere la palla come al solito, finisce nell’imbuto del Frosinone. Anche se Higuain potrebbe segnare già al quarto. Due minuti dopo, però, è Dionisi del Frosinone ad avere una buna occasione: sfrutta un errore di Hysaj e si presenta dalla sinistra davanti a Reina che però rè bravo a respingere coi piedi.

Al quarto d’ora il Frosinone resta in dieci. Gori atterra Insigne, poi gli calcia il pallone addosso mentre Lorenzo è a terra e protesta con l’arbitro. Celo lo spedisce così negli spogliatoi. Inutili le reiterate e vibranti proteste del Frosinone. Undici contro dieci con 75 minuti da giocare, mentre la Roma è in vantaggio a Milano. 

I fantasmi calano sul San Paolo, un San Paolo pieno in cui la curva A ha esposto uno striscione di ringraziamento alla squadra e il solito monito a De Laurentiis a spendere per la felicità dei tifosi. La partita prosegue e al 19esimo Insigne fa vibrare la traversa. Sembra un altro segnale. Il Napoli non si rilassa, non allarga il gioco, è frettoloso. Il Frosinone si chiude sempre più e il portiere Zappino diventa protagonista.

Prima su Callejon, poi su Chiriches che gira bene al volo in area, poi di nuovo su Callejon: una signora parata a mano aperta che blocca la traiettoria destinata a morire sul secondo palo. 

Al 37esimo il Napoli segna ma Higuain è in fuorigioco. E dire che proprio Gonzalo di fatto toglie dalla porta un tiro di Insigne che probabilmente sarebbe entrato. Si gioca solo nella tre quarti del Frosinone. I ciociari di fatto non escono più dalla metà campo; quando capita, Koulibaly sradica il pallone dai piedi del pur volenteroso Ciofani. 

Il San Paolo aspetta Higuain e invece la sblocca Hamsik che segna l’81esimo gol in serie A con la maglia del Napoli, come un certo Diego Armando Maradona. Tutto nasce da Insigen che serve a sinistra Ghoulam, cross al centro, Higuain ci arriva ma la palla passa e Hamsik la sbatte dentro con la rabbia accumulata. Uno a zero e corsa liberatoria verso la panchina. Si spalancano le porte della Champions. È la fine di un brutto sogno.

Subito dopo, Callejon sfiora il raddoppio. Ancora Ghoulam dalla sinistra, il cross passa e José calcia a botta sicura, Crivello respinge con la testa.

Nella ripresa, Hamsik sfiora subito il raddoppio. A questo punto comincia un’altra partita, quella di Gonzalo Higuain che al 52esimo segna la seconda rete del Napoli: appoggia in rete una palla servitagli da Allan al termine di una splendida serpentina del brasiliano. Rete numero 34 di Higuain in questo campionato, a una segnatura da Nordahl. Viene giù un diluvio.

Dieci minuti, minuto 62, Higuain segna la rete numero 35 ed eguaglia Nordahl. Cross da destra di Hysaj, Gonzalo piomba e di destro mette dentro. Napoli-Frosinone 3-0 ma soprattutto Higuain-Nordahl 35-35.

Al 64esimo, esce Callejon ed entra Mertens. C’è spazio per un incrocio dei pali colpito su punizione da Kragl per il Frosinone.

Al 71esimo, Gonzalo Higuain entra definitivamente nella storia del calcio italiano. Stoppa una palla di petto appena dentro l’area e spalle alla porta con una rovesciata batte Zappino per la terza volta. È il gol numero 36 di questo campionato. Gunnar Nordahl è battuto. Un’impresa storica. Quasi quanto l’ingresso in campo di Regini al posto di Koulibaly.

Per la cronaca, Napoli-Frosinone è sul punteggio di 4-0. C’è spazio per David Lopez (al posto di Hamsik) mentre resta in panchina Grassi autentico mistero: pagato nove milioni dal Napoli a gennaio, non ha giocato nemmeno un minuto.

Ma a queste considerazioni penseremo poi. Le curve sparano petardi. È tempo di festa (56.452 gli spettatori per un incasso di un milione di euro). Non piove più. Il Napoli l’anno prossimo giocherà in Champions League. Al San Paolo parte già l’inno. E c’è spazio persino per ’O surdato nnammurato.

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