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L’antitrust e i diritti della Serie A: 30 milioni di multa per Sky e Mediaset

L’antitrust e i diritti della Serie A: 30 milioni di multa per Sky e Mediaset

Pesanti sanzioni per Mediaset e Sky da parte dell’Antitrust, in relazione alla trattativa per l’acquisto dei diritti del campionato italiano di calcio: per i due broadcaster, in arrivo una multa da 30 milioni di euro. Più 8 milioni per Infront e altri 3 per la Lega Serie A.

Sotto la lente il contratto stipulato per il triennio 2015-2018, caratterizzato da «un accordo restrittivo della concorrenza». Secondo quanto si legge in un articolo della Gazzetta dello Sport, a firma di Marco Iaria e Francesco Ceniti, i due colossi televisivi avrebbero stipulato un accordo con sublicenza che avrebbe in qualche modo modificato l’esito naturale dell’asta per l’acquisizione dei pacchetti messi in vendita dalla Lega Calcio, da quello delle sfide in diretta fino a quello delle interviste durante e dopo le partite di campionato. Il contratto stipulato ha permesso alla Lega di incassare 943 milioni (573 da Sky, 340 da Mediaset), con un aumento del 14% rispetto all’accordo precedente, e ai due broadcaster di dividersi la trasmissione dei match: a Sky l’intero torneo con 132 partite in esclusiva, a Mediaset la copertura delle big del torneo. 

In attesa del parere consultivo dell’AgCom e della successiva ufficializzazione delle sanzioni, Mediaset e Sky si preparano alla battaglia dei ricorsi: già pronta la prima contestazione al Tar. Questa la motivazione portata avanti dall’impianto accusatorio: «Dagli elementi acquisiti, emerge l’esistenza di una intesa comlessa, avente come oggetto l’alterazione dell’esito della gara per l’assegnazione dei diritti con una ripartizione degli stessi diversa dall’assegnazione che sarebbe derivata sulla base delle offerte presentate». Coinvolti in questa vicenda, seppur indirettamente, anche i club di Serie A: toccherà a loro mettere insieme i 3 milioni di euro della multa comminata alla Lega. Si dovranno discutere i criteri da adottare per dividere la somma: probabile una ripartizione proporzionale in base agli introiti dei diritti tv.

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