Atalanta-Napoli è uno dei pochi ricordi ancora legati a Quagliarella. Era il 2010, il 6 gennaio, la Befana. In panchina c’era Walter Mazzarri e il Napoli vinse 2-0 anche se il secondo gol, di Pazienza, non tutti lo ricordano. La mente è ferma al primo, al destro di Quagliarella da circa trenta metri. Uno di quei gol che lo hanno reso famoso. Da allora il Napoli (che giocò persino in maglia rossa) a Bergamo non vince più.
È controverso il rapporto tra il Napoli e questa città. A Bergamo siamo detestati, finanche odiati. È uno stadio in cui abbiamo sofferto ma ci siamo presi anche grandi soddisfazioni. Qui, nell’anno dello scudetto, Bruno Giordano firmò una vittoria molto importante: uno a zero con colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Caffarelli. Colpimmo un palo (anche loro), soffrimmo e allafine ne uscimmo con due punti preziosi.
Sempre a Bergamo vincemmo uno a zero anche la gara di ritorno della finale di Coppa Italia e fu ancora una volta Giordano il marcatore. In realtà avevamo già vinto 3-0 all’andata ma col successo in casa dell’Atalanta il Napoli stabilì un record: fu la prima squadra a conquistare la Coppa Italia (con la vecchia formula, quando servivano tredici partite per alzare il trofeo) vincendo tutte le partite.
Bergamo è ovviamente legata anche alla monetina lanciata contro Alemao, episodio cui i rossoneri – colti da amnesia per il gol di Marronaro in Bologna-Milan – si appigliano per contestare il nostro secondo scudetto.
E poi ci sono i pomeriggi amari. Come quando il Napoli di Reja (oggi allenatore dei bergamaschi) ne prese cinque. Anche con Mazzarri il Napoli perse. Dopo la vittoria firmata da Quagliarella (e Pazienza), ci furono una sconfitta e un pareggio all’ultimo minuto con Cavani. Nel biennio Benitez, una sconfitta per 3-0 con imbarcata della difesa che coinvolse persino Reina e un 1-1 incredibile col Napoli all’attacco per 89 minuti, un gol di Denis e un rigore sbagliato da Higuain all’ultimo minuto.
Domenica il Napoli chiuderà a Bergamo il suo 2015. Una partita non semplice. In casa, quest’anno, la squadra di Reja ha vinto cinque partite su sette, ed è ottava con 24 punti: alla pari dell’Empoli e a una lunghezza dal Milan.