La Serie A di calcio femminile non parte. L’Aic conferma lo sciopero delle giocatrici del massimo campionato “che hanno manifestato la volontà di non disputare la prima giornata di campionato” prevista il prossimo week end, visto “il mancato riscontro a quanto richiesto e concordato”.
Così ha spiegato le loro posizioni l‘attaccante e capitano dell’Agsm Verona, nonchè sorella di Manolo, Melania Gabbiadini:
«Noi tutte manteniamo questa linea, crediamo sia giusto così adesso. Non abbiamo nessun tipo di problema ad affrontare questo sciopero. Non abbiamo avuto nessun riscontro. Non abbiamo chiesto il mondo, non c’è stata volontà da parte loro e sapevano che c’era in aria lo sciopero». L’Esecutivo è già convocato per il 27 ottobre, ma le atlete confidano che la situazione possa essere sbloccata prima. «Aspettiamo che anche prima si possa decidere qualcosa in più, noi continuiamo su questa linea fino a quando non si fa qualcosa dall’altra parte. Le proposte emerse nell’Esecutivo? Sono solo proposte. Fino adesso se n’è solo parlato, noi vogliamo qualcosa di scritto e di concreto».
E’ arrivato anche l’appoggio dei colleghi della Serie A:
«Ho sentito diversi compagni che militano nelle squadre di serie A e ci sentiamo in dovere di appoggiare la protesta delle calciatrici» ha dichiarato Morgan De Sanctis, consigliere federale in quota Aic. «Dispiace essere arrivati a una prova di forza, ma finora sono state fatte solo promesse senza aver ottenuto nessun risultato concreto. Tutto il movimento femminile chiede risposte, ormai il vaso è colmo».
La Serie A femminile non parte, le giocatrici scioperano. De Sanctis: «Ci sentiamo in dovere di appoggiare la protesta delle calciatrici»
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