Breve “lectio” di Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport. Poche righe in cui l’ex tecnico del Milan e della Nazionale spiega che le componenti per vincere non sono il talento dei singoli calciatori bensì “club illuminati e competenti, allenatori con idee chiare e capacità tattiche, calciatori con valori etici, motivazioni e professionali, poi funzionali al gioco indi complementari tra loro. E solo dopo ciò il talento può esprimersi. Come dimostra Messi: il più grande di tutti col Barcellona, normale con l’Argentina».
Tutto questo lo induce a considerare la Juventus ancora favorita per lo scudetto, «anche se Allegri dovrà superarsi per inserire i giovani acquistati e non sentire la mancanza dei più esperti Pirlo, Tevez e Vidal», Del Napoli scrive: «Ha preso Sarri, tecnico di grandi capacità didascaliche e didattiche ma purtroppo l’ambiente è poco abituato alle vittorie e i giocatori dovranno acquisire mentalità vincente e personalità».
E chiude così: «Lavorare per divertire e vincere capendo che solo giocando meglio degli avversari ciò sarà possibile».