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Le jastemme passano, il Napoli resta

Le jastemme passano, il Napoli resta

Parliamo di piadine. Uagliù ma come mi piacciono le piadine, niente, è una cosa che mi è rimasta da quando ero ragazzino, vabbè lo sapete, andavamo in Romagna per acchiappare, d’estate. Le piadine erano una garanzia, se non andava bene con le ragazze, potevi sempre contare sulle piadine. La mia preferita è sempre stata (e lo è anche adesso) quella con prosciutto crudo e squacquerone. Lo squacquerone che è proprio un formaggio romagnolo, è buono ma è un po’ azzeccoso, ti sporchi mentre mangi e scivola dappertutto, ieri sera è scivolato un paio di volte. Due gol. Però poi la piadina l’abbiamo finita, vuol dire che ce la dovevamo sudare. Quest’anno ci siamo macchiati un sacco di volte, ma ci siamo mangiati parecchie piadine. Ora, per carità, i conti si fanno alla fine, potevamo fare forse meglio, ma, secondo me, non tanto meglio. Rimpiango solo la finale di Europa League, quella piadina era alla nostra portata. In queste due settimane mi voglio solo concentrare sull’obiettivo Champions League. Uagliù, ma ci vogliamo andare o no? Va bene le piadine, ma se ci qualifichiamo, lo sapete, saliamo di livello: pizze con la scarola, pizze salsicce e friarielli, spaghetti con le vongole, purpiettiell’, devo continuare? Concentriamoci. Concentriamoci calciatori, concentriamoci tifosi, concentriamoci giornalisti, concentriamoci dirigenza. Jamme. Il Cesena paga con la retrocessione i cori della partita d’andata, che le altre squadre facciano tesoro dell’informazione, le nostre jastemme colgono.

Dopo Hamsik decreto ufficialmente l’appartenenza di Mertens alla stirpe partenopea, ragazzi ma questo deve essere della Sanità, ma da generazioni, ma quale Belgio. Se lo mettiamo alla prova sa pure cantare, è sicuro. Gabbiadini mi ha confermato, ieri sera, di meritare di stare nel mio Stato di famiglia. Bergamasco? Se lo dite voi, a me pare sempre di più uno di Via dei Tribunali. Abbiamo un sacco di certezze da cui ripartire il prossimo anno e, partendo da lì, migliorare, o provarci. Permettetemi, forse non tutti saranno d’accordo, ma una di quelle certezze si chiama Higuain, vado a memoria, 51 gol finora e almeno 20 assist. In pochi saprebbero fare meglio, e quei pochi a Napoli non verrebbero. Io me lo tengo stretto uno così. E basta col rimpiangere Cavani, ragazzi se ne è andato per sua scelta, per soldi, per voglia, per quello che vi pare, ma se ne è andato. Quando un calciatore va via non mi riguarda più, è un’altra cosa, un bel ricordo, se va bene. Guardiamo avanti.

Gliela vogliamo aprire una gelateria a Zuniga e De Guzman? Che ne dite? Magari in società riescono a fare qualcosa. Avvertiamoli, però, che il pistacchio di Bronte e i limoni di Sorrento sono finiti. Si devono organizzare con altri gusti. Pensavo alle mandorle di Bogotà, o alle mele annurche di Amsterdam. Pensiamoci, è una possibilità. Possono pure consegnarli a casa, ci pensa Michu.

Molti lettori mi hanno jastemmato dietro, qualche giorno fa, per la poesia a Benitez. Ragazzi, pensatela come vi pare, ma le persone che hanno il mio rispetto e la mia stima io le saluto, e le saluto come si deve. Non so se sia giusto o sbagliato, ma io faccio così.

Si è capito poi quando giochiamo con la Juventus? O deve decidere il guappo Lotito pure questo?

Note a margine:

–  Forza Napoli sempre e per sempre.

–  Le jastemme passano il Napoli resta.
Gianni Montieri

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