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Quelli che Benitez o è ingrato o se l’è meritata

Quelli che Benitez o è ingrato o se l’è meritata

Nel giorno in cui Benitez viene squalificato per una giornataper aver proferito l’espressione “calcioitaliano di merda” al termine di Parma-Napoli, non mancano ovviamente le voci di condanna dell’allenatore spagnolo. Con accenti diversi, ovviamente. 

Giovanni Capuano, giornalista sportivo e voce di Radio24, scrive sul suo account Twitter: “Ma #Benitez perché definiva “di merda” il calcio italiano? Perché il Parma non ha mollato? Per la prestazione dei suoi? Cosa voleva?”

Sul sito del Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli scrive un articolo intitolato: “Calcio di melma? Benitez, lei non merita Napoli”. Ecco il testo.

“Egregio Signor Benitez, perdoni l’ardire. Sono sempre stato un suo strenuo estimatore e continuerò ad esserlo, ammirando non soltanto il suo palmarès, ma, soprattutto, la sua educazione, la sua signorilità, le sue idee calcistiche, la mentalità offensiva che ha portato anche in serie A, il lavoro sin qui svolto alla guida del Napoli, checché ne dicano i suoi detrattori e nonostante l’ottovolante sul quale ha trascinato il Napoli che sarebbe dovuto essere almeno secondo e invece è quarto a 3 punti dalla Lazio dopo avere dilapidato almeno 2 punti con le medie e piccole rivali. E’ per questo, signor Benitez, che mi permetto di giudicare un’improvvida caduta di stile la sua sortita parmigiana. “Questo è il calcio italiano di m…”, avrebbe detto al Tardini, secondo gli 007 federali. Dove, naturalmente, la m sta per melma. Intendiamoci: che il calcio italiano sia afflitto da molti problemi, è assodato.

FEDERCALCIO E LEGA FUNZIONANO MALE – Così come è acclarato che starebbe meglio se, una volta per tutte, il presidente del Coni si decidesse a mandare un commissario in via Allegri a Roma e magari ne entrasse in azione uno anche in Via Rosellini a Milano. Federcalcio e Lega di A funzionano talmente male che sarebbero metaforicamente da spianare e rispianare, per cominciare finalmente a ricostruire. Ma questo è un altro discorso. Ci sono, ci siamo rimasti male, signor Benitez e, mi creda, non è una questione di sciovinismo o amor patrio o altre facezie. Tutt’altro. Il fatto è, signor Benitez, che il nostro calcio, per uscire dalla melma, ha bisogno anche del contributo di gente per bene come lei. Ma se lei pensa che noi siamo condannati a restarci, nella melma, non merita Napoli e il Napoli. Che, peraltro, ha subito annunciato reclamo contro la sua squalifica. E poi dicono che De Laurentiis non la voglia più. Napoli ha un cuore grande. Non ne approfitti, però, signor Benitez. Con immutata stima.”

«Che Benitez non ami particolarmente il calcio italiano non c’era bisogno che ce lo ribadisse con una frase poco opportuna», ha detto a Radio Crc Giorgio Perinetti indagato dalla Procura di Cremona per il calcio scommesse, indagine relativa al Siena suo e di Antonio Conte. 

Per Carlo Verna, giornalista Rai, Benitez se l’è meritata. Lo dice a Radio Crc e la sua dichiarazione è riportata dal sito areanapoli.it: Benitez squalificato dopo Parma-Napoli? La decisione ci sta tutta e forse è una lezione che l’allenatore merita. Anzi, al Napoli è andata bene: che Rafa sia in tribuna a prendere appunti mentre Pecchia resta in panchina e che Higuain se la cavi con una multa non è poi un gran danno”.

Sempre areanapoli riprende le dichiarazioni di un altro giornalista Rai, Enrico Varriale, stavolta a  Kiss Kiss Napoli. “Se Benitez ha detto quella frase (“Calcio italiano di mer.”, ndr) farebbe bene a scusarsi. Non si può offendere così un paese che comunque gli sta dando un lavoro. Questa è una macchia grave nella carriera di un tecnico come Benitez, quindi se non ha pronunciato questa frase dovrebbe avere il diritto di difendersi. E il silenzio stampa non aiuta certamente..”.

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