Il tweet di Gianluca Monti, giornalista della Gazzetta, solleva un tema: “Un po’ sorpreso dal comunicato del Napoli: comprensibile che Benitez se la prenda con la squadra, meno che lo faccia pubblicamente #secondome”.
Effettivamente il comunicato ufficiale del Napoli sul faccia a faccia di questa mattina tra Benitez e la squadra è fin troppo eloquente. Un passo in realtà preceduto da un tweet, altrettanto inequivocabile, lanciato ieri sera dalla società: “#Benitez: prima di parlare con la stampa della partita di stasera, voglio parlare con i giocatori e lo farò domani a Castelvolturno”. Un cinguettio che di fatto chiariva la balbettante performance televisiva del tecnico madrileno. Non ce l’aveva con l’arbitro, ce l’aveva con i suoi. E il comunicato di oggi lo conferma.
Le poche righe pubblicate sul sito ufficiale del Napoli ci portano a un quesito: è stato esagerato rendere pubblici il faccia a faccia e la strigliata del tecnico, oppure può essere considerata una tecnica comunicativa che sottrae terreno al cosiddetto retroscena tanto in voga in politica? In genere i comunicati ufficiali sono un po’ come quelli della questura in caso di manifestazioni; i giornalisti fanno sempre una media tra il numero riportato degli organizzatori e quello della polizia. In questo caso è come se la questura avesse fornito un numero più alto o comunque uguale rispetto a quello dei sindacati (per fare un caso). Potrebbe essere una tecnica spiazzante. Se è il Napoli a dirti che c’è stato un problema tra allenatore e squadra, cos’altro può ricercare il giornalista?
Un comunicato del genere può però anche indurti a ipotizzare che il clima sia tanto incandescente al punto da stilare un documento inusuale nella forma e nella sostanza. Magari la società, in accordo con l’allenatore, ha voluto inviare un segnale chiaro alla squadra e all’esterno. O ha preferito guidare il processo comunicativo anziché provare a edulcorare una situazione che dopo le parole di Benitez in tv appariva francamente compromessa. Meglio cavalcare l’onda che rimanere sulla spiaggia a subirla: la notizia c’è e ve la forniamo noi.