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Napoli-Inter 1-0, le pagelle: Gargano non sbaglia nulla, Hamsik strepitoso, Higuain condottiero

Napoli-Inter 1-0, le pagelle: Gargano non sbaglia nulla, Hamsik strepitoso, Higuain condottiero

Napoli-Inter 1-0, le pagelle 

ANDUJAR 6,5 – È il portiere di Coppa e ci sta bene. Sicuro nelle uscite e calibrato nei lanci che sono tutti mirati verso Callejon o Higuain. Para un tiro di Shaqiri ed esce a pugni in una situazione pericolosa sul corner del nano magico giunto all’Inter dal Bayern. Reattivo al massimo. Una uscita a terra su Puscas. Un’altra ancora. È padrone dell’area di rigore. E quando il Napoli è scoperto su un lungo lancio dalle retrovie dell’Inter, siamo agli ultimi sospiri della partita, esce oltre il limite e di piede scaraventa lontano il pallone (89’). Un palo alleato sull’unica conclusione di Icardi (13’).

Mi piace l’idea di avere un portiere per competizione: con lui in Coppa e Rafael in campionato la vittoria si fa più dolce – 6,5

KOULIBALY 7 – Maggio non sta bene e lui si sposta a destra senza nessun problema. C’è da fermare Nagatomo? Lo ferma. C’è da fermare il diciannovenne romeno Puscas che ha un gran fisico? Lo ferma. E poi spinge come un dannato sulla fascia destra. Intercetta, conquista, strappa il pallone e va. Diventa anche attaccante, pronto al tiro. Nell’area piccola dell’Inter, sull’assist di testa di Britos, ha una fantastica palla-gol. Ma non è attaccante, però la colpisce, la prende in mezza girata e la manda alta (44’). Peccato. Qualche strafalcione su alcuni palloni alzati “a candela”. Superato da Icardi nell’occasione del palo dell’argentino.

Lo vogliamo far giocare a sinistra? Lo sa fare. A destra? Ci sta da Dio. A centrocampo? Blocca tutto e fa ripartire il gioco. Come punta? Non ha la tecnica dell’attaccante ma la visione di gioco sì. In difesa è un colosso, una montagna, un Kilimangiaro. Mortazza, che giocatore fantastico – 8 

ALBIOL 6,5 – Che gli tocchi Icardi o Puscas non dà mai via libera. Molto sicuro e decisivo almeno in due occasioni quando in scivolata ruba la palla a Puscas che sta per concludere (62’), poi quando salva su Icardi al limite (71’). Così tiene in piedi il Napoli. Molto concentrato ed estremamente sicuro.

Con Koulibaly e Strinich come esterni non deve fare molto. L’ho comprato al Fantacalcio, al mercato di riparazione. Mi fido di lui – 6,5 

BRITOS 6,5 – Con lo spostamento di Koulibaly a destra, gioca centrale. Un liscio raccapricciante su una palla giocata da Shaqiri al limite azzurro (Icardi non ne approfitta). Le punte dell’Inter si vedono poco, merito anche dell’uruguayano eternamente discusso. Preciso l’assist di testa per Koulibaly che sciupa la palla-gol del compagno alla fine del primo tempo.

Sì, la scappellata quotidiana la fa sempre, però anche lui, con quegli esterni di difesa sembrava un altro. E infatti i commentatori Rai lo chiamavano “Britosc”. Ma perché? – 6,5

STRINIC 8 – Quinta partita consecutiva ed è fresco, sicuro, dirompente. Difende e attacca. Gli tocca Shaqiri, il fuoriclasse del Bayern, che si sposta a fare l’ala destra. Lo chiude, lo costringe a prendere il largo, gli sta addosso senza requie fino a che il piccolo svizzero (1,69) di origini kosovare fa un vistoso fallo sul difensore azzurro e viene ammonito . Poi se ne va sulla fascia con una scioltezza disarmante. Avanzando, dribbla pure. Calibra i lanci. Sui corner svetta di testa. Grande acquisto di gennaio.

Elegante, potente, pulito, intelligente: un acquisto con i controfiocchi. Poi quando ha cazziato Gargano è stato splendido. Walter non credeva ai suoi occhi che finalmente qualcuno avesse il coraggio di cazziarlo. E infatti da allora non ha sbagliato più una virgola. Bellissimi – 9 

DAVID LOPEZ 6,5 – In lungo e in largo a centrocampo, in marcatura su Hernanes cui concede mezz’ora di spettacolo, poi c’è solo lui in campo e il brasiliano scompare. Una gran “botta” fuori bersaglio. Mai in affanno.

Secondo me è solo un po’ stanco, le sta giocando tutte ed è sempre prezioso. Benitez ci crede, e Benitez è grosso – 6,5

GARGANO 7 – Va un po’ su tutti, Brozovic, Hernanes, Shaqiri quando si accentra. Non lascia un pallone a nessuno. E, finché le energie lo sostengono, è anche abile in posizione avanzata. Uno spettacolare lancio di 70 metri per Hamsik, da cui prende la fascia di capitano quando Marek esce. Subisce un brutto fallo da Juan Jesus e, nella mischia che ne segue, va a muso duro contro Medel (entrambi ammoniti). Si concede un tunnel ai danni di Guarin. Spazza ogni pallone a centrocampo, in area nel finale, e ferma una pericolosa incursione di Dodò.

Non ha sbagliato nulla, ha fatto un paio di cross che sono saltata dal divano, un pressing a centrocampo che sembrava avere denti affilatissimi, giunture di acciaio e una volontà di ferro battuto. E poi il coraggio, il cuore, la forza. Gli ho voluto un sacco di bene, ieri sera. Gliene ho sempre voluto – 10

CALLEJON 6 – Un gran lavoro nei rientri, primo pressing su Nagatomo, raddoppi di marcatura, utilissimo a rinforzare il centrocampo, dà molto nella fase passiva, c’è meno all’attacco. Esce a venti minuti dalla fine. Ha dato il suo, in umiltà.

Svogliato. Anche nell’esultanza finale. Sì, lo so, mi sento un po’ Corbo a dirlo 😉 – 6

MERTENS 6 – Sostituisce Callejon (72’), entra subito in partita. Gioca prima a destra, poi a sinistra. Comincia con una magnifica triangolazione con Higuain. Sulla corsia mancina punta l’avversario, vuole guadagnare l’area di rigore per il tiro. Ne dribbla uno, ne scansa un secondo, ma il terzo interista gli chiude la strada. Utile per tenere in allarme la difesa nerazzurra nell’ultimo quarto di partita.

Utile, giustissimo – 6

HAMSIK 8 – Semplicemente strepitoso. Rientra a destra e a sinistra, non dà mai punti di riferimento agli avversari. Cerca sempre di innestare Higuain (7’ gran lancio per il Pipita che conclude oltre la traversa di testa). Scorazza in lungo e in largo, imprendibile. Se c’era un duello fra i due fuoriclasse in campo, l’altro era Shaqiri, surclassa l’avversario. Libero di girare sul fronte offensivo, gira alta una palla-gol andando al tiro con troppa rabbia (27’). Poi brucia le mani a Carrizo con una gran conclusione dalla distanza (33’). Ancora un gran lancio per Higuain (45’). Quanti palloni ha giocato? Tantissimi e sempre con la sua classe. Sostituito per stanchezza.

Ha dato tutto quello che aveva ieri, perché in realtà ha ancora di più da dare. Ma ha fatto un lavoro strepitoso, sono d’accordo con te. E ha cercato fortemente il gol. Se lo merita – 7

GABBIADINI 6 – Entra al 76’ per Hamsik. Si fa notare subito. Guadagna una punizione appena entrato. È un nuovo pericolo per l’Inter.

È parte della squadra. È appena arrivato ed è già parte della squadra. Ma che bello – 6 

DE GUZMAN 7 – Un gran lavoro. Preferito ancora a Mertens per rinforzare il centrocampo e liberare Hamsik da compiti di copertura. Rientra su Shaqiri quando lo svizzero fa la mezz’ala destra, poi intralcia Santon (con Strinic che va su Shaqiri). È una presenza forte a centrocampo, la soluzione tattica di Benitez per avere più equilibrio. Esce nel finale.

È velocissimo. Il duello in corsa con Nagatomo è stato favoloso – 7

GHOULAM 7 – Il voto vale per la sola rimessa dal fallo laterale che è l‘assist a Higuain sul gol che “uccide” la partita all’ultimo sospiro. L’azione ne ha ricordato una identica della Slovacchia contro l’Italia ai Mondiali in Sudafrica: rimessa laterale e gol.

Sì, la rimessa gli vale già da sola il voto. L’esultanza e l’abbraccio con Higuain fanno il resto – 8

HIGUAIN 9 – Il condottiero, è sempre il condottiero. In duello con Ranocchia ne subisce per qualche tempo gli anticipi, ma lo infinocchia alla fine quando se ne va per il gol decisivo, diciottesima rete stagionale del Pipita. Colpo di testa alto all’inizio sul geniale traversone di Hamsik, palla-gol sfumata. Subisce una botta entrando in tackle su Brozovic (14’), stringe i denti, supera l’infortunio, lotta, svaria su tutto il fronte offensivo. Quando fila in contropiede, Ranocchia deve stenderlo (ammonito il nerazzurro). Fa il muso duro con un guardalinee. Accende il razzo finale nella porta di Carrizo, una sventola da sinistra verso l’angolo alto opposto.

Ha preso una caspita di botta con i tacchetti che un altro po’ gli squarciavano il ginocchio ed è rimasto in campo. Irriconoscibile rispetto a qualche partita fa, quando sembrava non avesse stimoli né carattere per trascinare la squadra. Invece adesso se la carica sulle spalle e continua a correre nonostante la botta. E poi sfrutta la rimessa di Ghoulam segnando un grandissimo gol. Era lì, guardava il gioco, ne ha approfittato, ha gonfiato la rete facendo sognare tutti noi fautori del gol al 93° per la qualificazione alle semifinali. Non è questo che deve fare un madonno di attaccante? Mo’, chi parla di fortuna è veramente in malafede. E adda suffrì. “È la veridà” – 10

BENITEZ 8 – Il mago del pallone. In quei minuti di recupero, col fantasma dei supplementari, forse vorrebbe Zapata in campo, non si sa, non si saprà mai. Il professore di Madrid inserisce invece Ghoulam, fresco di Coppa d’Africa, e lascia Higuain in campo. E che cosa succede? Succede che Ghoulam fa una delle sue rimesse laterali intelligenti, non è la prima volta, e offre a Higuain il pallone della vittoria! Rafa doveva rinunciare a Maggio (dolori di schiena), ma non ci ha pensato un momento a dirottare Koulibaly sulla destra e rischiare Britos al centro. Schiera la più collaudata mediana guerriera. Fa giocare ancora De Guzman e non Mertens per avere più equilibrio a centrocampo e l’ormai collaudata trovata tattica libera Hamsik in un match a gonfie vele. Perdurando lo 0-0, impiega Gabbiadini, spesso risolutore solitario, richiamando Hamsik che ha dato tutto e di più. Poi inserisce Mertens per attaccare a tre punte con Higuain e Gabbiadini. Vuole la vittoria prima dei supplementari che asciugherebbero troppe energie per il campionato (domenica l’Udinese al San Paolo). Ma la mossa magica è Ghoulam…

Io penso che alla Rai, ieri, si siano davvero superati. Prima insistono ai limiti dello stucchevole sul fatto che il gol del Napoli al 93° sia frutto di un errore di Ranocchia degno delle giovanili di calcio, poi si fissano sul fatto che la rimessa laterale che ha portato al gol fosse frutto di uno schema, poi continuano a dire che l’Inter ha sprecato, che ha giocato, che ha fatto una bellissima partita, che meritava di più. Tutto questo di fronte a un Mancini che non è che faceva tenerezza, di più, perché continuava a dire che certo non si possono perdere partite così ma loro figuracce non ne hanno mai fatte (BBBUMMM!) e che il lato positivo è che adesso sono una squadra. Ma alla Rai non basta: non lodano la vittoria del Napoli, no, insistono che meritava l’Inter e poi, addirittura, hanno il coraggio di dire che, a Napoli, Mazzarri ha fatto meglio di Benitez. Rai, di tutto di più, è veramente il caso di dirlo. Un siparietto imperdibile, insomma, che mi sono goduta tutto. Va bene la sudditanza psicologica (ma poi a chi?), va bene essere considerati inferiori, va benissimo persino la discriminazione territoriale (perché se al casello bloccano i tifosi interisti con coltelli e bastoni e la Rai sottotitola che la polizia ha bloccato 70 ultras azzurri, allora vuol dire che c’è del marcio in Danimarca), però è un tantino tutto esagerato. Ma a me basta Rafa, che, serio come si trattasse di parlare della separazione dell’atomo, risponde all’intervistatore: “Sì con Ghoulam abbiamo lavorato tutta la settimana, al telefono, mentre era in Coppa d’Africa. Gli ho detto che doveva fare quella rimessa”. La presa in giro massima della televisione pubblica, con il sorriso sulle labbra. Io me la godo. Sapere di essere alle semifinali di Coppa Italia, in corsa per l’Europa League, e in lizza per il secondo posto in campionato mi fa gonfiare tutte le piume che ho. Vedere questo Napoli, guardare quanto è squadra, quanto sono tutti uniti, come giocano bene a calcio mi fa pensare che questa è stata un’altra partita perfetta. Ricordarmi di essere stata rafaelita dal primo istante, anche nei momenti peggiori, mi fa sentire forte come una roccia. Il resto? Continuo a dire, come ho fatto per mesi: ci vediamo a maggio. Un Napoli bellissimo, come un gol al 93°. Adoro vincere le partite accussì. Forza Napoli Sempre – 10
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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